Si terrà all’aeroporto di Genova lunedì prossimo il consiglio di amministrazione che dovrà affrontare in modo definitivo il progetto di bilancio del 2023 ad oggi non ancora approvato.
Non è ovviamente consueto che una società detenuta da azionisti pubblici ritardi così tanto l’approvazione del bilancio, sulla base del quale si deve decidere se sia necessario effettuare un aumento di capitale e nel caso di quale importo. Ma il tutto va ricordato che nasce da una ipotesi di bilancio (esercizio 2023) di aprile 2024 che portava ad una perdita di quasi 4 milioni di euro oltre ad una perdita del primo trimestre 2024 di 500 mila euro. In tal caso era comprensibile la posizione del precedente Cda presieduto da Alfonso Lavarello.
Nell’incontro a Palazzo San Giorgio del 29 agosto sono state analizzate le due nuove relazioni, nettamente distinte, dei consulenti di Autorità di sistema Portuale, azionista al 60%, e di Camera di Commercio, azionista al 40%, che hanno considerato tutte le partite del bilancio che possono essere diluite in diversi esercizi, ricordando che la concessione scade nel 2029 e che pertanto certamente sia opportuno che ogni diluizione, in più esercizi, non debba andare oltre tale data.
Sul piano dell’andamento dell’aeroporto, mentre il primo trimestre aveva visto una perdita di 500.000 euro, i mesi successivi sono stati molto positivi ribaltando quindi il risultato già del secondo e terzo trimestre che diventa molto positivo.
Le decisioni pertanto che verranno prese lunedì dal Cda presieduto dal presidente Musso saranno determinanti per andare poi
all’assemblea entro fine settembre per approvare finalmente il bilancio 2023.
Da quel momento l’obiettivo del Cda e dei suoi azionisti sarà quello di definire la gara per la cessione delle azioni di Adsp che aprirà la strada all’ingresso anche in possibile maggioranza di un socio privato di mestiere che andrà ricercato sul mercato internazionale.
IL COMMENTO
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