GENOVA - Ente Bacini apre le porte al pubblico in una due giorni di "open day" e la risposta è stata molto positiva, con una grande affluenza di visitatori. I bacini di carenaggio sono il cuore dell'area delle Riparazioni Navali, una grande fabbrica fatta di diverse aziende, lavoratori, competenze e professionalità che costituiscono un'eccellenza nel Mediterraneo e una vera risorsa per lo sviluppo e per l'occupazione della città. La storia di Ente Bacini inizia nel 1892 e ha lavorato alla manutenzione e alla continua innovazione. Negli ultimi anni sono stati effettuati ingenti investimenti per la sostenibilità ambientale dei bacini di carenaggio e delle lavorazioni svolte al loro interno. I bacini di carenaggio di Genova sono gestiti da una società a prevalente partecipazione pubblica controllata da Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.
"I bacini di carenaggio del porto di Genova sono beni culturali dal 2007, però sono anche un luogo di lavoro che contribuisce in maniera rilevante allo sviluppo economico e all'occupazione della città - ha spiegato a Primocanale l'ad di Ente Bacini Alessandro Terrile -. E siamo contenti che i genovesi imparino a conoscerli, e siamo sicuri che ne saranno orgogliosi perché sono infrastrutture pubbliche costruite solo con denari pubblici e teatro di imprese di grande eccellenze, non solo per la nostra regione ma per buona parte del Mediterraneo". Le visite guidate nella sede di Ente Bacini sono state inserite nelle giornate europee del patrimonio. "Il tema di quest'anno è patrimonio in cammino, l'invito è quello a riflettere sul valore del patrimonio culturale per vie di comunicazioni, cammino, reti di comunicazione e scambi, per influenzare la nostra identità nazionale" ha commentato l'architetto Carla Arcolao, funzionario Sovraintendenza di Genova.