GENOVA - Un appello all'alleanza tra maggioranza e opposizione, nella nuova Regione, per il bene di imprese e cittadini, per risolvere il problema annoso della infrastrutture. Lo lancia a Primocanale Massimo Giacchetta, presidente di CNA Liguria.
Massimo Giacchetta, è stato eletto il nuovo presidente di Regione Liguria, direi nel segno della continuità, questo è il primo dato, fa bene la continuità alla Regione oppure una rivoluzione politica poteva muovere le acque?
Fa bene se Bucci immediatamente dà seguito a tutti i lavori che sono stati fatti nel corso dei quattro anni precedenti e quindi significa nominare in maniera veloce la giunta perché poi noi come CNA vorremmo presentare, ripresentare le nostre proposte, noi durante la campagna elettorale abbiamo presentato dieci proposte che vanno dalle infrastrutture, all'economia del mare, dalla green economy all'entroterra, queste proposte le ripresenteremo al presidente Bucci, ma le ripresenteremo anche ad Andrea Orlando che noi identifichiamo come il capo dell'opposizione, quindi su questo è giusto presentarlo nella democrazia anche al capo dell'opposizione e vorremmo che su questo ci dessero delle risposte concrete su come portarle avanti insieme.
Se vi rivolgete anche all'opposizione perché farete immagino un appello comunque nell'interesse della Regione a non fare insomma opposizione contro i vostri punti?
Certamente perché noi crediamo che sulle infrastrutture bisogna velocizzare la modernizzazione della nostra Regione, noi abbiamo un sistema infrastrutturale soprattutto quello dell'autostrada ma anche quello delle ferrovie dove siamo ancora al 1800 o se no agli anni 50 del secolo scorso, non è pensabile che noi abbiamo una ferrovia a binario unico che va da Finale Ligure sino a Ventimiglia, non è pensabile che la Pontremolese non sia raddoppiata, non è pensabile che ancora stiamo parlando di come terminare il nodo di Genova. Sulle autostrade sono conosciuto per essere stato e continuo a essere il maggior oppositore della politica condotta in questi anni dai concessionari, in particolar modo Autostrade per l'Italia ma anche da Autostrade dei fiori che non hanno fatto gli interessi degli utenti ma hanno fatto i loro interessi in tutti i modi che poi sono stati rivelati purtroppo dopo la tragedia del Ponte Morandi.
Peraltro proprio in questi giorni ci sono degli ingorghi all'ingresso del porto di Genova nell'ambito dei lavorai e del nuovo nodo di San Benigno per chiusure di rampe, voi avete anche molti trasportatori nella vostra categoria che soffrono in queste ore particolarmente, segno comunque della difficoltà a realizzare queste infrastrutture e a modernizzarle
Ma difatti noi siamo molto preoccupati, l'abbiamo detto sia a Marco Bucci che ad Andrea Orlando, della transizione alla realizzazione di queste nuove infrastrutture, perché sarà una transizione che durerà anni, che penalizzerà i cittadini e le imprese liguri e questo significherà che le nostre imprese, non soltanto gli autotrasportatori, ma le migliaia di artigiani che ogni giorno si devono muovere lungo la regione, dovranno avere dei disagi economici e che non saranno competitivi nei confronti dei loro colleghi di altre regioni. Un autotrasportatore ligure nel momento in cui prende un container da uno dei termini a liguri, impiega 2-3 volte di tempo rispetto a un suo collega di un'altra regione e questo perché? Perché chiaramente deve subire per esempio la chiusura notturna delle autostrade, che è un grosso problema, significa impegnare il mezzo in un viaggio diurno per superare l'Appennino, fare in modo che sia pronta con la consegna la mattina successiva, perché noi abbiamo un sistema infrastrutturale che purtroppo per i cantieri, per le lavorazioni che non sono state fatte negli anni precedenti, per la modernizzazione, significherà che per almeno sino al 2028 noi avremo dei disagi che si ripercuoteranno sulle tasche delle imprese dei cittadini liguri.
Quindi da qua immagino l'auspicio affinché sì, i cantieri ci sono, ma siano studiati al meglio
Esatto, noi quello che abbiamo chiesto al presidente Bucci e Orlando è un coordinamento tecnico al quale noi vorremmo partecipare, perché noi abbiamo non soltanto le imprese, ma abbiamo l'esperienza dataci dalle imprese su come dovrebbero essere gestiti questi cantieri qua, soprattutto su come dovrebbe essere gestita la mobilità, non soltanto la mobilità autostradale, ma anche la mobilità ordinaria, perché c'è un problema e cioè che i cantieri non sono coordinati con quella che è la mobilità al sistema viario ordinario e quindi sistematicamente tutte le notti ci sono decine, centinaia, migliaia di tir che purtroppo sono costretti a passare lungo la viabilità ordinaria, creando dei disagi e a volte anche dei problemi di sicurezza ai Comuni e ai cittadini che sono lungo questa via, queste vie ordinarie".