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Porto e trasporti

Ai vertici di Hapag Lloyd Italia
57 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani
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GENOVA - "Ora mi preoccupa più la parte di umana, legata alla sicurezza, piuttosto che quella legata allo shipping. Pensi che come Hapag Lloyd abbiamo importanti uffici a Odessa, fino a venerdì abbiamo sentito i nostri colleghi e stavano bene, già martedì erano andati in ufficio, per portare via un po' di roba, e si sono andati a nascondere nei rifugi antiaerei delle loro case". Paolo Pessina, presidente di Assagenti Genova e ai vertici di Hapag Lloyd Italia, non nasconde la forte preoccupazione per quanto sta accadendo in Ucraina. Più che le conseguenze sul lato dei traffici, cosa ancora prematura per quanto riguarda i traffici che passano dal mar Nero, l'attenzione è sulle ricadute anche pratiche del conflitto. 

 

 

"Le dico anche che Hapag ha deciso di attivare il protocollo di sicurezza legato ai rischi di cyber attacchi, il business recovery plan, quindi ha oscurato Internet, chiedendo ai vari uffici nel mondo di usare la rete informatica il meno possibile per evitare di essere vittime di qualche incursione". Per quanto riguarda in generale gli effetti sullo shipping, "presto per quantificarli, il mar Nero è fondamentale per lo shipping ma per traffici un po' più di nicchia".