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Porto e trasporti

Il presidente della Regione chiederà di levare le fermate intermedie alla Lombardia
1 minuto e 35 secondi di lettura
di Matteo Angeli

Come sosteniamo da tempo, la problematica per avere un treno che vada a Milano, e ritorno, in un'ora dipende non tanto dalla velocità ma dai tanti treni locali utilizzati dai pendolari che ben ne hanno diritto.

Nel corso dell’incontro a Terrazza Colombo organizzato dal Senatore Maurizio Rossi “Terzo Valico tutta la verità" sui tempi e sul quadruplicamento” il presidente Bucci ha detto di voler chiedere da subito al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana di consentire almeno qualche “traccia” totalmente libera da Principe a Rogoredo senza alcuna fermata e senza bisogno di accodarsi a treni locali. Infatti le decisioni su come gestire le linee dipendono dalle Regioni che, in accordo con Rfi e Trenitalia, fanno gli accordi per mettere in determinati orari i treni che devono consentire gli spostamenti dentro alle regioni.

A Milano in un'ora

Non avendo a oggi il “quadruplicamento” e cioè due binari a salire e due a scendere, come il Senatore Rossi chiede dal 2015, è ovvio che qualsiasi treno debba accodarsi a quelli che si trova davanti a meno che non vengano create appunto delle “tracce” dove davanti non si trovi alcun treno.
In tal modo già da oggi come giustamente dice il presidente Bucci, sarebbe possibile andare a Milano in un'ora d’altronde parliamo di circa 130 km e quindi a una velocità di 130 all’ora senza intoppi si arriverebbe a Milano.
Si tratta anche di verificare a che ora sarebbe possibile avere “tracce pulite” senza fermate. Bucci ha detto che vedrà il Presidente Fontana già alla prossima conferenza Stato Regioni e che chiederà fermamente la collaborazione per ottenere qualche treno a questo punto “velocetto”.

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