Cambio della guardia alla Capitaneria di porto di Genova e quindi alla direzione marittima della Liguria: l'ammiraglio Piero Pellizzari, che dopo 49 anni di servizio va in pensione, lascia il posto a Antonio Ranieri, fino a oggi commissario dell'Autorità portuale dello Stretto di Messina e direttore marittimo di Catania. Cerimonia al Porto Antico, alla presenza del vice premier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini oltre alle massime autorità locali.
Ranieri: "I tanti lavori in corso sono la grande sfida"
“Sicuramente le sfide da affrontare sono i lavori che si stanno eseguendo e che richiedono un'attenzione massima .- spiega Ranieri- la nuova diga che è già in corso d’opera, il ribaltamento al mare della Fincantieri, quindi la strada che dovrà attraversare il porto per migliorare la viabilità portuale cittadina, ma anche il waterfront, insieme a quelli che sono gli sviluppi del piano regolatore che dovrà essere approvato, che dovrà disegnare il porto di Genova del domani, pensando in modo importante in relazione a tutti gli investimenti che si stanno svolgendo. Il mio è un obiettivo di continuità rispetto a tutto quello che questa città di mare merita nello shipping internazionale, una maggiore efficacia dei servizi, un miglioramento di tutte quelle che sono le situazioni di sicurezza, in modo da garantire allo shipping le migliori condizioni per continuare a poter essere presente a Genova e investire su questo porto”.
Traghettopoli: "Se ci sono responsabilità individuali verranno accertate"
Sulla vicenda denominata traghettopoli, in cui si indaga su presunti biglietti (si ipotizza 34mila in 6 anni) regalati o scontati da Tirrenia - Cin e Moby ad alcune personalità di diversi settori della società, da magistrati, a politici e, sembra, anche a ufficiali delle Capitanerie di porto in cambio di favori (anche nei controlli), Ranieri replica: “Il Corpo sta lavorando sin dal 2018-19 a queste attività secondo le indicazioni della Procura della Repubblica, per cui stiamo lavorando su questo settore. Chiaramente se ci sono delle irresponsabilità individuali sarà compito della Magistratura eventualmente accertarle e definirle, ma il Corpo lavora a fianco della Magistratura e continuerà a farlo per lo sviluppo di questo porto”.
Salvini: "Genova modello di ripartenza"
"Da vicepresidente del Consiglio mi approcciai a Genova in un 2018 drammatico e funesto ma la città si rialzò in piedi. Ci sono stati, evidentemente, altri problemi, però devo dire che, da milanese, ho visto in Genova un modello, un esempio di ripartenza, di forza, di orgoglio, di coraggio" ha detto il vicepresidente del consiglio e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini. Salvini ha ricordato i "lavori che non hanno eguali in altri porti d'Italia" in corso a Genova, dalla diga alla nuova torre piloti, il tunnel subportuale, il waterfront e quelli in corso a La Spezia e Savona, aggiungendo alcuni numeri dei porti liguri: "Novemila navi attraccate, 76 milioni di tonnellate movimentate, 6 milioni di passeggeri sbarcati. Vuol dire che occorre esserci, occorre essere attenti" ha ricordato, ringraziando uomini e donne della Capitaneria di porto-Guardia costiera "che spero non venga mai più coinvolta in polemiche politiche: perché su tutto ci si può dividere tranne che sullo sforzo di donne e uomini in divisa che rischiano quotidianamente, in divisa o senza divisa, la loro vita per salvarne altre" .