GENOVA - Una comunità portuale sempre più unita per raggiungere gli obiettivi comuni che secondo Spediporto a Genova sono il blue, inteso come "tutte le infrastrutture che sono necessarie, dai tanti cantieri aperti in porto, alla nuova diga, al terzo valico e alla gronda", il green cioè le nuove energie pulite, la decarbonizzazione, tutto ciò che può migliorare la convivenza con la città ma soprattutto la green logistic valley sotto il Polcevera "non certo un deposito di container ma molto di più, attività ad alto valore aggiunto". E infine lo smart, inteso prima di tutto come digitalizzazione, semplificazione burocratica, zona logistica semplificata di cui si attende la nomina del commissario da parte del Governo. Sono le parole chiave dell'assemblea di Spediporto, alla Borsa di Genova, intitolata proprio "Genova blue, green, smart", che ha visto ospiti istituzionali succedersi sul palco in una intervista pubblica che ha visto protagonisti sia il mondo politico, con un confronto a brevissima distanza anche tra i candidati a sindaco di Genova Marco Bucci e Ariel Dello Strologo, sia quello portuale.
"I colori sono quelli che auspichiamo possano essere i colori di Genova nel futuro, blu con riferimento a tutte le opere infrastrutturali che sono in cantiere, opera a mare e opere a terra, come il riordino dei binari in porto, la nuova sopraelevata portuale, il varco di Ponente, il Terzo valico e un’opera che non è ancora fra quelle in cantiere ma di cui sempre parliamo, e di cui abbiamo sempre più necessità cioè la gronda di Genova - spiega il presidente di Spediporto Alessandro Pitto - Green, cioè declinare in chiave sostenibile tutta questa infrastrutturazione e l’attività del porto: noi abbiamo il progetto della Green logistic valley che riteniamo possa essere un progetto che faccia veramente incrementare sia l’occupazione che il valore aggiunto portati dal porto di Genova e possa davvero far sposare la città e il porto perché si tratterebbe di insediare attività logistiche però ad alto valore aggiunto, sistemi ibridi e non semplici depositi di camion o container. E poi smart, digitalizzazione, Il sistema PCS di Genova. Il nostro porto è stato pioniere sotto questo punto di vista già da vent’anni, il primo informatizzato e perciò crediamo che si possa dare una nuova accelerazione in questo senso"
Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, spiega così la svolta digitale: "La nostra richiesta è che insieme alla zona logistica semplificata si pensi ad una serie di interventi di semplificazione che favoriscano gli investimenti e sul nostro territorio e questo elemento, sommato ai cavi a 5G che sono destinati ad arrivare su Genova, consentirà al nostro territorio di promuoversi presso le principali realtà internazionali dell’information technology e di poter essere sede di investimenti. Noi riteniamo che la comunità digitale possa diventare, dopo la comunità dello shipping, il secondo più importante insediamento di questo territorio, dobbiamo credere nella qualità che già oggi l'alta tecnologia esprime a Genova con realtà come Leonardo, Ansaldo, Istituto Italiano di tecnologia, Siemens ed Ericsson, e incrementare la presenza dell’information technology siti sul nostro territorio: per fare questo dobbiamo invogliare gli investitori con la qualità dell’infrastruttura tecnologica (il 5G sta arrivando) e con la semplificazione amministrativa dobbiamo dare tempi certi a chi vuole investire sul nostro territorio".