GENOVA - La cosiddetta cura del ferro per il porto di Genova, cioè il potenziamento del sistema di collegamenti ferroviari fino alle banchine, con l’obiettivo di diminuire l’impatto del traffico pesante e di rendere più efficiente il tappeto delle merci, sta subendo una fase di accelerazione grazie al programma straordinario di opere. In particolare ci sono cantieri aperti nella zona di calata Bettolo che andrà a regime grazie alla costruzione della nuova diga e l’incremento esponenziale di traffico. Senza potenziamento del trasporto su ferro il porto rischierebbe una paralisi che coinvolgerebbe anche le auto private.
“I progetti previsti da questo programma straordinario sono principalmente tre - spiega Francesca Pino, responsabile delle opere ferroviarie del programma straordinario del porto di Genova - Uno riguarda la zona di calata Bettolo nel porto di Sampierdarena, nella zona di San Benigno, dove è in corso un cantiere di realizzazione del nuovo parco ferroviario a nove binari a servizio del terminal contenitori di calata Bettolo, di calata Sanità e del polo olii minerali. La conclusione è prevista nel secondo semestre del 2023. Il secondo è il progetto di collegamento del parco Rugna tramite la galleria di Molo Nuovo: riguarda essenzialmente il collegamento ferroviario del parco all’infrastruttura ferroviaria nazionale la competenza però di questo progetto si ferma allo sbocco lato mondo della galleria Molo Nuovo, di competenza portuale, e si innesta nel progetto di alta capacità-alta velocità in capo ad Rfi.
Il secondo procedimento invece riguarda il revamping e la costruzione di una nuova stazione ferroviaria, con i più moderni sistemi di segnalamento ed elettrificazione del parco Fuorimuro. Le date di completamento? “Per Molo Nuovo primo semestre 2024 , per la stazione nuova di Fuorimuro l’avvio dell’affidamento nel 2023, e qui si prevedono tempi un po’ più lunghi, circa il 2025 l’orizzonte temporale stimato ad oggi da Rfi.
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