GENOVA - Ci sono al momento in Liguria quattro focolai nelle residenze sanitarie assistite: il primo è quello di Masone, che sta ormai giungendo al termine del periodo di positività dei suoi ospiti, il secondo in una rsa ad Albenga, infine ci sono due residenze colpite a Genova.
In tutto, racconta a Primocanale il responsabile per l'emergenza Covid nelle Rsa Ernesto Palummeri, sono coinvolti quaranta ospiti, tra loro nessuno ha sintomi gravi.
Continua intanto la vaccinazione con le terze dosi all'interno delle residenze stesse, proprio in questi giorni i numeri dei nuovi vaccinati stanno salendo rapidamente e il prossimo bollettino previsto questa settimana supererà - anticipa Palummeri - l'80 per cento degli ospiti vaccinati per tre volte. Palummeri si spinge anche oltre e ipotizza che entro la fine della prossima settimana in Liguria si possa completare il terzo ciclo vaccinale anti covid in tutte le Rsa della Liguria.
"Il virus circola con maggiore facilità e anche le Rsa ne hanno risentito. Parliamo di positivi al tampone, ospiti o operatori che risultano avere il virus nel cavo orofaringeo, questo non vuol dire che manifestino la malattia: molti non hanno sintomi se non poca febbre".
Nelle Rsa il virus arriva sempre dall'esterno, quindi "l'attenzione riguarda gli operatori che ricevono uno screening di tampone ogni due settimane e in caso di positività viene poi fatto il tampone anche sugli ospiti", sottolinea Palummeri. Per scongiurare una manifestazione clinica della malattia con ricoveri ospedalieri, i pazienti di alcune Rsa peraltro "sono stati sottoposti alla somministrazione di monoclonali che riducono ancor più il rischio che si manifesti la malattia".
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Non cambiano comunque le regole per le visite agli ospiti delle residenze, anche in un momento di maggiori contagi e anche dopo che alcuni ospedali genovesi - il San Martino ma anche il Galliera - hanno optato per regole restrittive sull'ingresso dei visitatori nei loro reparti. "Valgono ancora le vecchie regole ma è evidente che laddove ci siano focolai in atto la direzione sanitaria chiude temporaneamente l'accesso ai parenti", spiega Palummeri.