SAVONA - Niente allarmismi a Savona dove è stato isolato il primo caso di vaiolo delle scimmie in Liguria. I casi confermati hanno superato ormai quota cinque mila: la maggior parte concentrati in Europa, con Regno Unito, Germania e Spagna a traino dell'onda di contagi.
Febbre, cefalea, dolori muscolari, mal di schiena e l'eruzione cutanea con macchie rosse che poi diventano vescicole. Sono questi alcuni dei sintomi con cui il 36enne di Albisola Superiore poi identificato come il primo caso ligure si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Savona. "Se ne sono subito occupati gli infettivologi del reparto del dottor Anselmo che hanno fatto la diagnosi di possibile caso di vaiolo delle scimmie - spiega Virna Frumento, direttore della struttura complessa igiene e sanità pubblica Asl2 -. Il campione è poi stato inviato all'ospedale San Martino di Genova e nel tardo pomeriggio è arrivata la conferma".
Il contagio avviene tramite il contatto con fluidi corporei e goccioline respiratorie di persone infette: "Il soggetto è ora a casa sua, in isolamento in condizioni stabili, mentre noi siamo subito partiti con il tracciamento dei suoi contatti. Così si combatte l'aumento dei casi: lo abbiamo visto con il Covid quanto è stato fondamentale, e anche in questo caso, come in qualsiasi malattia infettiva, è importante iniziare subito. Siamo partiti con i contatti stretti del ragazzo e abbiamo dato loro le indicazioni opportune dettate dalla circolare del ministero della Salute".
A spiegarlo sempre a Primocanale è stato lo stesso Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, stesso laboratorio che ha confermato il caso di vaiolo: "Non bisogna preoccuparsi in eccesso, ma fare quello che si è deciso di fare da un mese: un'organizzazione di sorveglianza senza allarmismi" (LEGGI QUI).