GENOVA - È stata anticipata dal 31 dicembre all'1 novembre la scadenza dell'obbligo vaccinale anti-Covid per chi esercita la professione sanitaria. Il provvedimento è stato ratificato al termine del primo Consiglio dei ministri presieduto dal premier Giorgia Meloni.
Prorogato, invece, l'obbligo di utilizzo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa. Lo prevede la nuova ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci. La precedente ordinanza in scadenza il 31 ottobre stabiliva l'obbligatorietà dei dispositivi di protezione negli ospedali, Rsa e strutture sanitarie.
Sul reintegro dei sanitari non vaccinati nessun dubbio da parte dell'infettivologo genovese Matteo Bassetti, direttore del dipartimento interaziendale regionale delle malattie infettive, che a Primocanale ha detto:
"Alla luce del nuovo virus può aver senso, anche se io per alcuni reparti più difficili come pronto soccorso, rianimazione e malattie infettive l'avrei lasciato. Fatto così velocemente rischia di far credere che fosse un provvedimento sbagliato ma nel 2021 era fondamentale. Così è uno schiaffo in faccia a chi si è vaccinato, ossia al 95% della popolazione e al 99,3% dei medici vaccinati. I colpi di spugna non vanno mai bene".
Bassetti anche come portavoce dell'Italian Scientists Association si dice invece soddisfatto per la proroga dell'obbligo della mascherina in ospedali, Rsa e strutture sanitarie: "Ha prevalso il buonsenso, è stato giusto cambiare idea di fronte alla levata di scudi dei medici. Menomale. La buona notizia è che, rispetto al passato sembra si ascoltino di più i medici"
Sulla proposta del Ministero dell'economia e delle finanze di una sospensione fino al 30 giugno 2023 delle multe per gli over 50 che non hanno rispettato l'obbligo vaccinale si è espresso Nino Cartabellotta presidente Fondazione Gimbe: "E' irrilevante dal punto di vista sanitario ma antiscientifica e fortemente diseducativa, visto che estende la cultura della sanatoria anche alle disposizioni che hanno l'obiettivo di tutelare la salute pubblica".