GENOVA - Una cinquantina tra medici e infermieri si sono trovati davanti all'ingresso dell'ospedale Galliera di Genova per lo sciopero indetto dalle sigle sindacali Cgil e Uil per le condizioni in cui lavorano dalle 7 alle 20 di oggi mercoledì 16 novembre. Poi è partito il corteo che ha raggiunto la sede di Regione Liguria dove una delegazione ha incontrato il neo assessore alla Sanità Angelo Gratarola.
I sindacati hanno dichiarato sciopero per denunciare "le insostenibili condizioni di lavoro che da troppo tempo affliggono gli operatori ma anche la cronica e gravissima carenza di personale". Nel volantino si sottolineava anche "l'intollerabile aumento del rischio professionale, le condizioni e lo stazionamento di barelle per giorni all'interno del Pronto Soccorso, gli eccessivi carichi di lavoro di tutti i reparti e la diminuzione delle retribuzioni dei lavoratori che a causa dei maggiori costi derivati dalla pandemia hanno dovuto rinunciare a indennità e produttività", mettono in evidenza le organizzazioni sindacali spiegando le ragioni di questo sciopero.
L'assessore alla sanità Angelo Gratarola, che ha incontrato una delegazione dei manifestanti tra le mura del palazzo della Regione, ha commentato: "La protesta dei sanitari dell'ospedale Galliera viene da lontano, le crisi nascono perché non ci si parla o ci si parla in modo scorretto, come Regione Liguria ho dato la disponibilità a impegnarmi affinché il Galliera riesca a riassestarsi. I vertici della struttura sono cambiati. Non possiamo non avere una struttura strategica come il Galliera, ma dico che ci vuole un ospedale nuovo. Mi auguro che tutti gli atti giuridico-amministrativi che sono all'attenzione degli enti dello Stato rapidamente portino a una conclusione, non possiamo non avere un nuovo Galliera perché è un ospedale strategico con professionalità importanti. Il Galliera negli ultimi anni ha patito di più rispetto ad altri ospedali perché è una struttura che fa fatica a riassestarsi sul piano dell'organizzazione perché strutturalmente è un ospedale vecchio".
"I lavoratori dell'ospedale Galliera ci hanno presentato le loro problematiche, che in parte abbiamo molto condiviso, c'è l'impegno della Regione a scorrere le graduatorie del personale infermieristico e medico che manca - ha continuato Gratarola -. Parlerò con Alisa e con i vertici delle aziende sanitarie affinché in base alle necessità di utilizzo del personale si individuino le figure professionali venute meno al Galliera e vengano sostituite. - garantisce -. Le graduatorie attive in Liguria contengono circa 2.200 nomi e sono lo strumento per colmare i buchi d'organico, ma l'emorragia di personale da una parte si cura con le 'trasfusioni', cioè immettendo personale nuovo, dall'altro bisogna chiudere il buco, il clima del Galliera deve diventare migliore".
Tra chi sciopera e manifesta il proprio disagio c'è anche Mirko, giovane infermiere appena smontato dal suo turno notturno di 12 ore di lavoro: "Sono qui per sensibilizzare l'utenza e soprattutto l'azienda sulle nostre condizioni di lavoro. Nel mio reparto di chirurgia specialistica abbiamo 24 posti letto e siamo due infermieri, a volte abbiamo anche otto persone operate contemporaneamente da seguire. Questa situazione produce purtroppo anche dei ritardi nell'assistenza dei pazienti".
Nel mentre però il prefetto di Genova in una nota spiega che "a seguito di un tentativo di conciliazione ha adottato la precettazione del personale al fine di garantire i servizi essenziali, conformemente alle disposizioni della suddetta legge".