Prepariamoci a una variante del covid-19 sempre più presente, come è già avvenuto per quelle che l'hanno preceduta come la Delta. Nel caso di Omicron, l'ultima arrivata direttamente dal continente africano, i numeri cresceranno esponenzialmente in questi giorni. Lo racconta a Primocanale il professor Andrea Orsi, docente di igiene all'Università di Genova.
"Abbiamo 4 o 5 casi sospetti e ragionevolmente possiamo stimare che la prevalenza della variante Omicron sul territorio ligure come è sul territorio nazionale si attesterà tra il 5 e il 10 per cento nella prossima indagine".
Spiega Orsi: "Non sorprende questo rapido aumento perché era già successo con le varianti Alfa e Delta e molto probabilmente Omicron ha tutte le carte per soppiantare Delta e diventare variante dominante".
Ma cosa cambia con Omicron? Per il professor Orsi "La variante Omicron ha una serie di mutazioni sulla proteina di superficie e in realtà anche su altre proteine del virus stesso e quindi in qualche modo la variante Omicron rappresenta una vera e propria mutazione del virus. Il virus con la variante Omicron cambia decisamente il suo aspetto. I primissimi dati clinici in realtà ci dicono che il virus non è mutato così tanto. Se è mutato il suo aspetto, la sua faccia, non è mutata la sua aggressività. La contagiosità sembra essere maggiore perché Omicron sta soppiantando Delta dunque ha un vantaggio di contagiosità e di evoluzione. Dal punto di vista clinico però continuiamo a vedere sempre gli stessi casi".