GENOVA - Il progetto "Cuori Ribelli" salva la vita di due bambini della Costa d'Avorio. Il merito è dei cardiochirurghi dell'ospedale pediatrico Gaslini di Genova che li hanno operati grazie al progetto di cooperazione internazionale finanziato da Regione Liguria con le associazioni 'Una voce per Padre Pio', 'Flying Angels' e la 'Band degli Orsi' per l'ospitalità fuori degenza.
"I due bambini ivoriani sono stati operati con successo presso il reparto di cardiochirurgia del Gaslini, stanno bene ed entrambe le famiglie torneranno in Africa entro un paio di settimane", prevede il direttore generale dell'ospedale pediatrico ligure Renato Botti.
La più piccola, Veronique, 3 anni, era affetta da canale atrioventricolare parziale, malattia molto comune che se non trattata può condurre anche a forme severe di ipertensione polmonare. La piccola è stata operata e dimessa da qualche giorno ed è da considerarsi guarita senza difetti residui, destinata a una vita normale senza farmaci e senza limitazioni funzionali.
Il piccolo Othniel, 11 anni, aveva una forma molto severa di tetralogia di Fallot, malattia cianotizzante, poco comune nei paesi occidentali a questa età di presentazione. Il paziente era gravemente cianotico, con limitazioni funzionali gravissime peggiorate da crisi di ipossia parossistiche, che più di una volta hanno messo in pericolo la sua sopravvivenza. Othniel è stato operato, è in via di dimissione. Lo spiega il cardiochirurgo Francesco Santoro, direttore del Team Missioni Chirurgiche Internazionali del Gaslini.
L'unità dipartimentale del Gaslini è nata nel 2018 e in 5 anni si è occupata di pianificare, gestire ed effettuare 30 missioni chirurgiche all'estero, in tre continenti, Africa, America del sud, Europa e Medio Oriente, in nove diverse Nazioni (Haiti, Bolivia, Nigeria, Gaza, West Bank, Iraq, Giordania, Romania, Kosovo), durante le quali sono stati trattati 288 pazienti.
"Il Gaslini ancora una volta si conferma un'eccellenza sanitaria internazionale - commentano il governatore Giovanni Toti e l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - in questo caso garantendo quel diritto alla salute e alla vita che spetta a ciascun essere umano, in qualunque parte del mondo".