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Sanità

Dopo i controlli Nas un quarto delle strutture per gli anziani sono risultate irregolari
1 minuto e 22 secondi di lettura
di Redazione

GENOVA - "A meno di tre mesi dal nostro ultimo appello a istituzioni e operatori del settore, nuovi gravi fatti di cronaca inquinano l'intero universo delle Rsa. Il bilancio odierno dei controlli compiuti dai carabinieri del Nas nelle festività natalizie in tutta Italia, con un quarto delle strutture per anziani (152 su 607 controllate) risultate irregolari, è inquietante e impone interventi urgenti sul settore". Così dichiara Luca Pallavicini, presidente nazionale di Confcommercio Salute, Sanità e Cura.

Una struttura su quattro risulta irregolare tra illeciti amministrativi relativi a carenze igienico/strutturali ed autorizzative, presenza di più anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, alimenti mal conservati.

"Serve una svolta - aggiunge Pallavicini - parliamo di un settore che, ed è bene continuare a ribadirlo, svolge quotidianamente un ruolo cruciale nella presa in carico dei cittadini anziani e con fragilità, spesso sostituendosi allo Stato. I punti su cui insistere, che vogliamo nuovamente sottoporre all'attenzione delle istituzioni locali e nazionali, oltre al lavoro sulle regole dell'accreditamento sono: controlli severi, formazione e valorizzazione del personale, tutela di chi investe in qualità e sicurezza".

"Punire ed emarginare chi inquina il settore deve essere tra le priorità degli stessi operatori e passa da controlli e sanzioni ma anche dall'attivazione, fin qui mai realmente pianificata, di un lavoro sinergico tra aziende e istituzioni volto a stimolare una volta per tutte una vera e profonda analisi strutturale del settore. - conclude il presidente di Confcommercio salute - Occorre partire dalla revisione dei fondi sulla non autosufficienza, sottolineando l’importanza di adeguare le strutture sui temi della formazione, dell’accreditamento e della qualità delle prestazioni. Una svolta necessaria e urgente".

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