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Sanità

2 minuti e 41 secondi di lettura
di Redazione sanità

Sanità al centro anche di un intervento del consigliere regionale Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa e vicepresidente della Commissione II Sanità, che segnala come al centro nascite del Policlinico San Martino sia evidente una carenza di organico: in un padiglione strutturato su tre piani sono presenti 1 ostetrica addetta agli accessi di triage, 2 ostetriche diurniste presenti solo la mattina al piano terra e altre 2 ostetriche che si devono occupare delle gravide, dei prodromi e del controllo delle puerpere. In alcune occasioni lo scorso dicembre le ostetriche turniste erano solo in 2.

"La crisi del settore ostetrico è dilagante nella nostra regione: in Asl 3 solo un nostro decisivo intervento ha permesso di non perdere 22 ostetriche a fine 2022 - dice Pastorino - Se questo fosse accaduto si sarebbero messi a repentaglio servizi essenziali e delicatissimi dei nostri consultori e centri nascite. Si tratta di una questione, peraltro, non risolta visto che queste operatrici hanno avuto solo una deroga al 31 marzo.

"Ora il problema interessa anche il San Martino: queste lavoratrici sono arrivate a lavorare anche 12 ore di seguito per coprire i turni scoperti e, in alcuni casi, sono state costrette a saltare i turni di riposo - dice Pastorino - Una situazione inaccettabile, una carenza organica che le ostetriche denunciano da mesi e, nonostante le richieste di lavoratori e lavoratrici, nonostante i tavoli di confronto tra la direzione dell’ospedale e le sigle sindacali, ad oggi non si è fatto nulla".

A stretto giro la replica dell'assessore regionale Angelo Gratarola: "Nel Policlinico San Martino è in atto una profonda rivisitazione dei percorsi relativi alle gravidanze fisiologiche e a quelle patologiche, che vedono la figura dell’ostetrica al centro dell’assistenza della gestante, della partoriente e della puerpera per questo, nell'attuale piano assunzioni è previsto un numero di ostetriche ben superiore alle 6 previste per inizio gennaio per consentire di superare definitivamente la situazione attuale attraverso un concorso interamente gestito dal San Martino".

"Nel continuo e proficuo confronto con la Direzione del Policlinico San Martino c'è la comune consapevolezza che il numero delle ostetriche va incrementato - aggiunge Angelo Gratarola - e la stessa direzione è impegnata a reperire le risorse, utilizzando le graduatorie disponibili, ricorrendo all’istituto della mobilità anche in ambito di convenzioni con altre Aziende Sanitarie Metropolitane. Tutto questo non è stato fin qui sufficiente anche per il rapido turnover in questa professione, che mal si concilia con i tempi delle procedure citate. Non è la sola misura che verrà messa in campo. Sempre al Policlinico verrà proposta l'istituzione di una Struttura di Fisiopatologia Ostetrica, per rispondere all’aumentato numero di gravidanze ad alta complessità assistenziale, per le quali il Policlinico è polo regionale".

Anche al XIII Congresso Cgil Liguria, in corso di svolgimento a Sestri Ponente, si è parlato di sanità. “I problemi della sanità in Liguria sono noti,dalla carenza di organico alle liste di attesa infinite” commenta Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria “In questi giorni un’analisi della Corte dei Conti ha messo in luce come la Liguria sia tra le prime 5 regioni con saldo negativo per quanto riguarda la

mobilità sanitaria tra regioni tra il 2012 e il 2021 di - 488 milioni di euro”. Il dato fotografa il costo sostenuto dalla Regione per quei liguri che non trovando soluzioni sanitarie sul territorio sono costretti a rivolgersi altrove.