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Sanità

1 minuto e 17 secondi di lettura
di Eva Perasso

Dopo le vacanze di Natale è cambiato il panorama delle malattie che colpiscono i bambini e le bambine: se - come negli adulti - i virus influenzali e para influenzali così come quelli da covid sono in calo, a far correre dai pediatri c'è per esempio lo streptococco. Ma il pediatra avverte i genitori: non preoccupatevi e non fate la corsa al tampone per scoprire questa famiglia di batteri.

La fotografia a "Il medico risponde", condotto da Tiziana Oberti, è del pediatra Alberto Ferrando, presidente dell'associazione pediatri extraospedalieri della Liguria: "Dopo le vacanze natalizie c'è un periodo di riduzione delle malattie. Abbiamo una netta riduzione di influenza e di covid, mentre in alcune zone di Genova, soprattutto a Ponente ma non solo, sono segnalati casi un po' più frequenti di streptococco".

L'avvertimento del pediatra è che lo streptococco non deve preoccupare come una volta - e spesso sono proprio i nonni i più timorosi davanti al batterio - così come non va trovato "per forza": "E' una cosa che crea un po' di agitazione, perché è collegato ad antiche paure legate alla scarlattina. Alcuni tipi di streptococco causano infatti la scarlattina, e un tempo si stava in quarantena".

Il messaggio di Ferrando alle famiglie: "Il messaggio è non agitiamoci, è solo un mal di gola, non correte tutti a fare il tampone in farmacia perché chi cerca trova (dal 10 al 20 per cento dei bambini lo hanno infatti): ma non dobbiamo curare lo streptococco, bensì la malattia da esso causata. Per lo streptococco non date antibiotico se il bambino sta bene, sentite il pediatra".

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