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Sanità

Asili nido e smog tra le cause. In Liguria aumentano i casi di streptococco
1 minuto e 14 secondi di lettura
di Eva Perasso
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Tra i fattori che hanno fatto aumentare, negli anni, le malattie tra i più piccoli ci sono l'inquinamento ma anche nuove abitudini che anni fa non erano così diffuse come la frequenza dei piccolissimi degli asili nidi.

La fotografia a Primocanale, nel corso della rubrica 'Il medico risponde' di Tiziana Oberti, è del pediatra Alberto Ferrando, Presidente associazione pediatri extraospedalieri Liguria. Una fotografia supportata da anni da studi scientifici: come quello del gennaio di un anno fa, pubblicato su Lancet, e condotto dalla George Washington University che  ha dimostrato come due milioni di bambini in tutto il mondo sviluppino l'asma a causa degli alti livelli di biossido di azoto nell'aria. 

Il racconto del pediatra Ferrando arriva dalla sua esperienza diretta sul territorio: "Il fattore inquinamento sicuramente contribuisce. Un collega venuto a lavorare dall'entroterra alla costa, dopo un po' ha detto: qui i bambini si ammalano di più. Andando a vedere i dati Arpal è emerso come l'inquinamento fosse maggiore. L'altro elemento è legato agli asili nidi, i bambini frequentano prima gli asili e fanno degli "scambi colturali" invece che culturali".

Nulla di grave comunque commenta il dottor Ferrando: non si tratta certo di una condanna alla frequenza del nido da parte di bimbi e bimbe anche sotto l'anno di età.  

Tra i mali di stagione, continuano a esserci sul nostro territorio casi di streptococco: ma i numeri, già evidenziati nelle scorse settimane, non stanno salendo. "La situazione è contenuta e sotto controllo", commenta Ferrando, che aggiunge: "Lo scoppio dello streptococco è atteso in primavera". 

 

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