Vai all'articolo sul sito completo

Sanità

Pesano gravi ritardi accumulati durante pandemia
1 minuto e 7 secondi di lettura
di Redazione sanità
In Italia si stimano 390.700 nuove diagnosi di tumore nel 2022, erano 376.000 nel 2020; 3,6 milioni di cittadini vivono oggi con una diagnosi di cancro (dati del 2020), contro i 2,5 milioni del 2005. I dati sono emersi nel corso della conferenza stampa dal titolo 'World Cancer Day. L'impegno della politica per i diritti dei pazienti oncologici e onco-ematologici', che si è svolta a Roma.
 
 
Pesano, secondo gli esperti, i "gravi ritardi" accumulati durante la pandemia da Covid-19, che ha avuto l'effetto di allungare "ulteriormente" le liste di attesa per esami diagnostici e di screening. Nonostante si stia registrando, in questi mesi, una ripresa dei programmi di prevenzione secondaria e degli interventi chirurgici in stadio iniziale, il problema delle liste di attesa "permane ed è prioritario risolverlo".
 
Intanto è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il nuovo piano oncologico nazionale 2023-2027; il documento detta gli indirizzi per la prevenzione, la cura e l'assistenza ai malati di cancro con rinnovata attenzione ai percorsi assistenziali grazie ad un "approccio globale e intersettoriale, con una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico" e con il "grande obiettivo della riduzione fino all'eliminazione" delle disuguaglianze nell'accesso agli interventi di prevenzione e cura. Ma per essere efficace e realistico il nuovo piano oncologico nazionale necessita di "specifici finanziamenti che consentano alle Regioni di rispondere alle disposizioni inserite negli appositi indicatori approntati per l'implementazione del Piano", hanno concluso gli esperti.