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Sanità

La manifestazione è stata organizzata da Abeo, associazione che ospita le famiglie dei bambini in cura
2 minuti e 5 secondi di lettura
di Riccardo Olivieri
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GENOVA - È la Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile e piazza De Ferrari si è riempita di bambini che hanno fatto un girotondo e giocato con le bolle di sapone per un'iniziativa di Abeo, Associazione Ligure del Bambino Emopatico ed Oncologico che ospita le famiglie dei bambini in cura a Genova in 15 appartamenti in via Redipuglia. Con questa manifestazione Abeo vuole "sensibilizzare lo Stato, le istituzioni e i cittadini sulla necessità di sviluppare le cure per bambini, farmaci specifici per i bambini e la ricerca - dichiara Francesco Massa, presidente Abeo Liguria -, per arrivare ad avere cure precoci per i bambini perché oggi ne muoiono tanti soprattutto in paesi con cura più bassi rispetto al nostro".

La ricerca sta dando grandi risultati: malattie un tempo ritenute incurabili come la leucemia linfatica acuta oggi hanno un tasso di sopravvivenza che super il 90%. Questo anche grazie al lavoro dell'ospedale Gaslini, eccellenza ligure che nel 2022 ha dimesso 1.400 bambini arrivati da tutto il mondo con gravi malattie: "La maggior parte dei nostri pazienti viene da fuori Liguria, in particolare dall'estero come Centro-Sud America e Africa - racconta Carlo Dufour, direttore dipartimento Emato-Oncologia del Gaslini -. Noi ci occupiamo dei problemi di salute ma svolgiamo un lavoro di rete per offrire, insieme alle tante associazioni tra cui Abeo, supporti logistici per quelle cure che durano mesi e mesi e sono pesanti e onerose. L'obiettivo ora è lavorare per portare quel 10% di mortalità a zero".

"È una giornata importante, con lo scopo di sensibilizzare tutti noi e l’opinione pubblica attraverso un gesto di vicinanza a chi purtroppo ha a che fare con questa patologia, nella consapevolezza che a Genova abbiamo una delle eccellenze pediatriche di questo paese, l’Ospedale Pediatrico Gaslini - afferma il Governatore Giovanni Toti -. Un ospedale che dobbiamo continuare a sostenere e che ha regalato in passato tanti sorrisi a persone che lo avevano perso, mamme e papà ma soprattutto piccoli pazienti. Dobbiamo continuare ad investire nella ricerca per arrivare, prima o poi, a sconfiggere quella che ancora oggi è la più temibile delle malattie".

"Quando si curano i bambini, rispetto agli adulti, non conta soltanto l’aspetto puramente clinico ma bisogna anche garantire la loro socializzazione, la possibilità del gioco e la scuola - sottolinea l'assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola -. Grazie a questi tre elementi uniti alla medicina si ottengono i risultati. Qui c’è un connubio ottimale tra la grande forza dell’Istituto Giannina Gaslini e queste associazioni che permettono di mettere insieme queste necessità e ottenere i migliori risultati".

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