Se a livello nazionale lo spostamento delle cure da regione a regione negli ultimi anni è sceso, complice anche il covid, la Liguria continua comunque ad avere costi dovuti alle cure fuori regione: un fenomeno che vale 51 milioni di euro e che porta la popolazione a cercare visite, interventi fuori dai confini.
Lo dice l'ultimo rapporto della Fondazione Gimbe che ha monitorato la mobilità sanitaria delle varie regioni con i dati relativi al 2020. In quell'anno - quando peraltro il covid imponeva misure restrittive negli spostamenti tra le varie zone - in Liguria il saldo della mobilità sanitaria regionale è negativo ma moderato. Pari a una spesa di 51 milioni e 495mila euro.
Dice Gimbe che il saldo procapite di mobilità sanitaria vede la Liguria in 13esima posizione con un saldo negativo che per ogni paziente ligure è pari a -34 euro.
Il report di fondazione Gimbe evidenzia anche quanto le strutture di sanità privata accreditata impattino sul totale delle erogazioni per chi arriva da fuori regione: la Liguria si trova 19esima in classifica, le strutture private coprono il 9 per cento della mobilità sanitaria attiva in Liguria.