Una notizia positiva arriva sul fronte della lotta al cancro: entro 5 anni sarà disponibile il vaccino mRna (Rna messaggero, che abbiamo conosciuto per il covid) per combattere le cellule tumorali grazie all'autoproduzione di anticorpi. Lo ha spiegato il professor Matteo Bassetti, direttore DIAR malattie infettive Regione Liguria, a Primocanale: "C'è una grande notizia che arriva da Moderna a cui si sono accodate anche le altre aziende farmaceutiche. Il vaccino a mRna per combattere i tumori arriverà entro 5 anni. E' un vaccino diverso rispetto a quello che utilizziamo oggi. Non è un vaccino per prevenire il cancro che già abbiamo, come quello per il papilloma virus o l'epatite B. Qui parliamo di un vaccino che aiuterà a curare il tumore".
Abbiamo imparato a conoscere il vaccino Rna messaggero con il covid, e proprio il suo utilizzo per il coronavirus ha portato ad accelerare lo studio e la ricerca anche su fronti diversi, spiega Bassetti. "In questi due anni di covid e di uso di vaccini mRna si è fatto un percorso che normalmente si fa in 20 anni. Per il tumore, questo vaccino funzionerà come il vaccino anti covid nei confronti della proteina Spike: si fa la biopsia, si mette il suo risultato in un algoritmo che è in grado di dare un messaggio delle mutazioni e del tipo di tumore che abbiamo nel nostro corpo. E' una sorta di foto segnaletica del tumore che il mRna gestirà producendo anticorpi contro quel tumore. E' dunque un modo per difendersi dal tumore in modo naturale".
Il vaccino infatti scatenerà una autoproduzione di anticorpi che si dirigeranno verso le cellule tumorali: un sistema di autodifesa nei confronti del tumore stesso. "La scienza esce da 3 anni di covid rinfrancata e trionfante come mai non era stato negli ultimi 50 anni", commenta Bassetti.