Continua a mancare, in Italia e in Liguria, l'amoxicillina, ovvero il principio attivo alla base degli antibiotici più conosciuti. Preoccupa la situazione pediatrica, mentre le società scientifiche dei farmacisti preparatori e ospedalieri pubblicano le "istruzioni operative" per la produzione in farmacia della stessa sospensione. Purtroppo però è proprio il principio attivo a mancare e per il momento non è dato sapere quando sarà nuovamente a disposizione.
"Anche presso i distributori che dovrebbero avere il principio attivo di amoxicillina al momento non si riesce a trovare. Questo principio - Augmentin è il nome più noto - al momento si trova in farmacia così come il suo corrispettivo generico, ma il problema vero è l'amoxicillina senza l'acido clavulanico che cura lo streptococco nei bambini. La principale industria a livello europeo che faceva questo tipo di principio attivo ha smesso la produzione. Si sta cercando presso altri siti ma al momento, appunto, non si riesce a trovare", conferma a Primocanale Beppe Castello, presidente dell'ordine dei farmacisti genovesi e di Federfarma Genova.
Continua Castello: "Il problema è sulla popolazione pediatrica: l'amoxicillina senza l'acido clavulanico non si riesce a trovare e c'è una grossa difficoltà a dosare il principio attivo prendendolo dalle confezioni per adulti. Ci sono anche altri antibiotici non proprio con la stessa attività ma simili, quindi il pediatra o il medico di famiglia può dare eventualmente una terapia simile a questa".
Dai farmacisti l'appello a non abusare di antibiotici senza motivo: "Non facciamo un abuso, un utilizzo errato. Prima di usare l'antibiotico è meglio fare un test per lo streptococco. Questa è una indicazione che per esempio in Francia già stanno attuando, anzi è un obbligo per evitare l'abuso di antibiotico che crea poi l'antibiotico resistenza, una delle principali problematiche attuali".
"L'urgenza di una istruzione specifica sull'amoxicillina - commentano Sifo e Sifap, le società scientifiche dei preparatori farmacisti, in una nota congiunta - è stata da noi colta in quanto la carenza di un medicinale indispensabile in alcune patologie pediatriche mette le famiglie in difficoltà. I farmacisti sono pronti a preparare i medicinali prescritti dal medico e le nostre società scientifiche possono aiutarli in modo da avere preparati di buona qualità e uniformi su tutto il territorio nazionale".
I farmacisti possono dunque produrre questo antibiotico: "C'è stata una circolare delle società italiane dei farmacisti ospedalieri e preparatori su come preparare questo prodotto. Ma il problema è che non si riesce a trovare. Ci sono farmacie che già lo hanno e altre no. Al momento le aziende che dovrebbero consegnarcelo ne sono sprovviste. Da noi (in farmacia, ndr) quando arriva non arriva in modo così abbondante come può arrivare all'industria", spiega a Primocanale il presidente dei farmacisti genovesi.
Buio totale su quando e come si sbloccherà la situazione. Conclude Castello: "Ho parlato giorni fa con una multinazionale che produce anche questi prodotti e non mi ha saputo rispondere. Purtroppo non sappiamo dare risposta, nemmeno l'industria che lo produce infatti è in grado di darla".