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Sanità

Non si tratta di una criticità regionale ligure. La problematica richiede profonde modifiche strutturali
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di Redazione sanità

GENOVA - Con riferimento alla nota del consigliere regionale Gianni Pastorino relativa alla copertura della Guardia medica sul territorio Asl3, la direzione sociosanitaria aziendale comunica quanto segue.

"La crisi delle Cure Primarie, con la carenza sempre maggiore di medici di medicina generale e Continuità Assistenziale (Guardia Medica), è nazionale e si sta progressivamente aggravando da più di dieci anni. Non si tratta quindi di una criticità regionale ligure. La problematica richiede profonde modifiche strutturali: dal numero di laureati in medicina, che  deve aumentare, fino all' Accordo Colletivo Nazionale dei Medici di medicina generale e di Continuita Assistenziale, che renda maggiormente attraente soprattutto l'attività di questi ultimi. Per fronteggiare la carenza di copertura dei Poli , Regione Liguria e ASL hanno già aggiornato nel dicembre 2022  l'Accordo Integrativo Regionale prevedendo un incremento del 50% della remunerazione dei medici di Continuità Assistenziale per ogni Polo aggiuntivo coperto oltre a quello assegnato. È attualmente in discussione tra  le organizzazioni sindacali dei MMG e Medici della Continuità Assistenziale a livello nazionale il nuovo Accordo Collettivo Nazionale che prevederà nuove forme di espletamento delle attività di continuità assistenziali sul territorio". Nello specifico quindi, per far fronte alla criticità, qualora si verifichino poli scoperti, gli stessi, per garantire la copertura , vengono assegnati in gestione al limitrofi coperti.