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Sanità

Il premier ha invitato la popolazione a vaccinarsi, spiegando che il problema principale é "che in Italia ci sono ancora dei non vaccinati"
1 minuto e 35 secondi di lettura
di F.S.
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ITALIA - "La priorità del governo italiano è il fatto che le scuole rimangano aperte e si vada a lezione in presenza". Queste le parole del premier Mario Draghi durante la conferenza stampa di questo pomeriggio a Palazzo Chigi, con lo scopo di spiegare le ultime misure decise dal governo, dall’obbligo vaccinale per gli over 50 fino alla decisione di tenere le scuole aperte in presenza nonostante il rapido aumento dei casi di Coronavirus: "basta vedere gli effetti di disuguaglianza tra studenti e scolari della Dad lo scorso anno per convincersi che questo sistema scolastico che può essere necessario in caso di emergenze drammatiche provoca disuguaglianze destinate a restare tra chi ci sta di più e di meno, tra nord e sud e che si riflettono su tutta la vita lavorativa".

“Il 2022 è un un anno che dobbiamo affrontare con realismo, prudenza ma anche fiducia e soprattutto con unità". Il presidente del Consiglio ha spiegato che “la scuola è fondamentale per la nostra democrazia. Ringrazio il ministro, gli insegnanti, i genitori, per gli sforzi di oggi e delle prossime settimane e mesi".

Il presidente del Consiglio ha poi parlato della campagna vaccinale: “Non dobbiamo ma perdere di vista una costatazione, gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Quindi c'è l'ennesimo invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati a farlo, anche con la terza dose".

Il premier ha poi spiegato le ragioni che hanno spinto il governo ha imporre l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Lo abbiamo fatto sulla base dei dati, essenzialmente, che ci dicono che la popolazione over 50 anni corre maggiori rischi, ed il fatto che le terapie intensive sono occupate per due terzi dai non vaccinati". Draghi ha poi aggiunto: “Grazie alla vaccinazione la situazione che abbiamo di fronte è molto diversa dal passato. L'economia ha segnato una crescita di oltre il 6%, le nostre scuole hanno riaperto”.