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Sanità

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di Tiziana Oberti
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La situazione del covid è profondamente diversa rispetto a un anno fa. A tracciare lo scenario odierno è il dottor Angelo Gratarola, responsabile DIAR Emergenza Urgenza di Regione Liguria: "Noi oggi abbiamo poco più di un terzo dei malati ricoverati in media intensità e un quinto dei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Ieri erano 43 in terapia intensiva e di questi l'80 per cento non hanno mai avuto nessuna dose vaccinale. Spiace dire che purtroppo 13 o 14 di loro non sopravvivranno perché questi sono i dati della triste statistica".

"Gli altri (non vaccinati, ndr) sono lì per motivi diversi, per motivo chirurgico o per l'esacerbarsi di un quadro clinico di malattie già preesistenti", spiega Gratarola.

"Stiamo raccontando una situazione diversa rispetto allo scorso anno: l'unica variabile positiva che c'è è il vaccino a dispetto di una variabile negativa che è la contagiosità straordinaria sia della variante Delta sia della variante Omicron".

Gli ospedali della Liguria si adeguano a questa sopraggiunta necessità di nuovi posti letto dovuta proprio all'alta contagiosità delle varianti, spiega Gratarola: "Con Alisa è stato fatto un piano che si adegua lentamente alle necessità che la curva epidemica mostra: sono aumentati i posti letto disponibili, sono circa 130 al San Martino, 150 al Villa Scassi e 120 circa al Galliera nella città metropolitana di Genova. Man mano che cresce l'onda ci si adegua".

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