GENOVA - Una manifestazione dal titolo "Salviamo la sanità pubblica" per richiamare l’attenzione sulla situazione della sanità, sia a livello nazionale che locale. Per questo motivo sono scesi in piazza, con un presidio davanti alla sede della Regione Liguria, medici, veterinari, dirigenti sanitari con cittadini e pazienti in difesa del diritto alla salute e del servizio sanitario nazionale pubblico e universale.
"Arrestare la deriva verso la privatizzazione dei servizi sanitari e la frantumazione di un diritto che la Costituzione vuole assicurare anche attraverso la valorizzazione dei professionisti, veri garanti della salute delle persone, che tale deriva mette sempre più a rischio" è la richiesta che arriva dall'Intersindacale della dirigenza medica.
"Noi vogliamo dire al Governo che c'è bisogno di investire di più sulla sanità - dichiara Raffaele Aloi segretario regionale Anaao Assomed - gli ospedali iniziano a essere in sofferenza. Il dialogo con la Regione è ripreso in maniera proficua ma dobbiamo avere dal Ministero della Salute più fondi per assumere più personale. Ci sono tante fughe dal sistema sanitario nazionale e far entrare gli specializzandi è un'ottima idea ma è solo mettere una toppa".
“Questo è il momento di ricostruire e di riorganizzare la sanità pubblica - spiega Giulio Cecchini responsabile regionale Cimo-Fesmed - per abbattere le liste di attesa assumendo personale medico, infermieristico e tecnico. Non ci possono più essere le difficoltà che ci sono oggi nel settore dell’emergenza, dell’urgenza, dell’oncologia servono cure rapide e efficienti”.
La richiesta delle associazioni quindi è che si inizi ad investire subito, entro l’estate, per poter finalmente lavorare a pieno regime alla ripresa autunnale.
In piazza, assieme alle associazioni, anche sindacati e rappresentanti dei partiti di opposizione in Regione e Comune.