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Sanità

3 minuti e 58 secondi di lettura
di Redazione sanità
Botta e risposta tra il Movimento Cinque Stelle della Liguria e la Lista Toti. Al centro la situazione della sanità in regione evidenziata da una trasmissione d'inchiesta.
 
“Né Toti, né il suo assessore (cui va comunque l’onore delle armi per averci messo la faccia, sebbene non ne sia uscito bene), né i partiti che compongono la maggioranza regionale hanno avuto oggi il coraggio di uscire allo scoperto e chiedere umilmente scusa, l’unica parola accettabile dopo i fatti raccontati" spiegano il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi con il collega di gruppo Paolo Ugolini. "L’inchiesta - continuano - ha toccato tutte le province liguri e ha messo a nudo un quadro noto, tra magagne, disservizi e promesse disattese: dal Pronto soccorso di Albenga (declassato a Ppi) al Felettino di La Spezia (l’incompiuto per eccellenza), dal Punto nascita di Pietra Ligure al nosocomio di Rapallo passando per lo scandalo dei reparti di eccellenza lasciati andare alla deriva o per quello delle “nuove” case di comunità che tutto fanno fuorché potenziare il servizio sanitario sul territorio perché in realtà sono doppioni di strutture già esistenti".
 
E ancora: "La Regione continua a ignorare le vere esigenze dei cittadini; a contestare i dati, tra cui quelli della Corte dei conti secondo cui la Liguria è all’ultimo posto per il recupero delle liste d’attese; a fare promesse che non può mantenere; a tagliare servizi. E come se ne esce? Dichiarando che nella classifica delle liste di attesa “non si vince nulla” (cit!) o – e questa è stata forse la chicca delle chicche dell’intera trasmissione – che si “potrebbe mettere un Punto nascita a ogni semaforo” e troveremmo comunque “gente che partorisce in strada. Vabbè”.

A quel punto è arrivata la risposta della Lista Toti: "Il silenzio è quello che dovrebbero fare i consiglieri 5 Stelle Fabio Tosi e Paolo Ugolini, e l'europarlamentare Pd Brando Benifei, per evitare figuracce. Parlano ancora una volta senza sapere le cose e sostengono che la Regione Liguria sarebbe stata in silenzio di fronte alle accuse mosse. Non sanno (ma non fanno silenzio) gli esponenti dell'opposizione, che alla redazione è stata resa un'intervista di oltre due ore, ridotta questa sì al silenzio, ma dai tagli dei servizi. Non sanno (ma non fanno silenzio) che se ci sono stati governi che hanno tagliato fondi alla Sanità pubblica sono stati gli ultimi governi di centrosinistra e quelli a guida Giuseppe Conte. Nella scorsa finanziaria, il centrodestra ha aumentato di 2 miliardi gli stanziamenti e in questa ne sono stati annunciati ulteriori 3, forse 3,5 in più".

E ancora: "Non sanno (ma non fanno silenzio) che a proposito dei punti nascita, il governo sulla base di precedenti norme di legge, chiedeva che in Liguria fossero solo 8 e che la Regione è riuscita a portarli a 9. Il fatto che, a prescindere dalla quantità di punti nascita presenti, continuerebbero a verificarsi parti in urgenza o a casa, lo confermano quasi quotidianamente le cronache di tutta Italia. Non sanno (ma non fanno silenzio) che i punti di primo intervento sono strutture che devono sorgere solo laddove non esistono, a distanze ragionevoli, pronto soccorso meglio attrezzati e quindi più sicuri per la tutela degli stessi pazienti. Non sanno (ma non fanno silenzio) che la morte della donna citata non è in alcun modo legata alla presenza o meno del Punto di Primo Intervento a Bordighera. E solo le indagini in corso della magistratura potranno accertare o meno se esiste un nesso di causalità tra il suo decesso e l'attività dei medici che l'hanno visitata e presa in cura".

La nota spiega ancora: "Non sanno (ma non fanno silenzio) che le liste d'attesa sono sì un problema, ma che lo sono a livello nazionale e che Regione Liguria sta mettendo in campo tutte le azioni possibili per abbattere i tempi, investendo lo scorso anno 13 milioni e quest'anno ulteriori 10 milioni. Tutto questo ha consentito di incrementare l’offerta delle visite del 17% rispetto al 2019 e cioè al periodo pre-Covid. Non sanno (o forse sì, ma comunque non fanno silenzio) che la redazione, nonostante ne fosse informata, ha citato il dato della Corte dei Conti che vedrebbe la Liguria all'ultimo posto per recupero delle attese, ma che è un dato parziale, che è stato segnalato alla stessa Corte e quindi integrato. Ma questa ricostruzione della realtà, ovviamente, non faceva gioco ed è stata omessa".

E infine: "Se c'è stato silenzio, non è certo stato quello della Regione Liguria. Pentastellati e dem peraltro hanno poco da fare gli innocenti tacendo su quanto hanno lasciato in eredità alla sanità ligure con i loro governi a livello nazionale e regionale. Il loro è piuttosto il silenzio degli indecenti. Indecenti ancor più quando, come nel caso dei consiglieri 5 Stelle, sottindendono che sono seri solo i giornalisti di Report perché capaci di costruire una trasmissione contro la sanità ligure senza un reale contradditorio".