GENOVA - Sono oltre 400 le aggressioni fisiche o verbali denunciate dall’inizio del 2023 ad oggi a danno di operatori sanitari nelle Asl e negli ospedali liguri.
Le ultime in ordine di tempo sono state quelle segnalate tra ieri e oggi a Genova e Lavagna. Nel primo caso, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Galliera, un cittadino privo di documenti ha colpito, prendendoli a calci, un infermiere e un'operatrice sociosanitaria mentre erano in corso le manovre di discesa dall’ambulanza.
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Nel reparto di chirurgia dell’Ospedale di Lavagna un'infermiera è stata invece aggredita fisicamente e verbalmente da un parente di un paziente nel momento in cui gli è stato comunicato che non era possibile entrare nella stanza del familiare.
“Sono episodi gravi e intollerabili – dichiara l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola – ci uniamo alla solidarietà e alla vicinanza che le direzioni dei due ospedali esprimono nei confronti delle persone aggredite. È una vicinanza che estendiamo a tutto il personale degli ospedali, delle strutture sanitarie e sociosanitarie della Liguria. Gli operatori sanitari ogni giorno lavorano con abnegazione per assistere e curare le persone".
"Chi si rende responsabile di offese fisiche o verbali nei loro confronti compie un gesto, oltre che perseguibile penalmente, doppiamente grave perché colpisce i lavoratori che si impegnano nella cura dei pazienti, creando un sentimento di paura che tende ad allontanare i professionisti dal sistema sanitario e dai contesti emergenziali. Come Regione Liguria oltre a continuare l'interlocuzione con le Prefetture per mantenere e consolidare i posti di polizia all'interno dei pronto soccorso, siamo convinti che sia necessaria anche una potente operazione culturale".