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Sanità

Si svolgeranno l’11 novembre presso il Teatro della Gioventù (Via Cesarea, 16) e il 18 novembre presso l’Associazione Bocciofila Genovese (Corso Monte Grappa, 130)
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di Redazione

GENOVA - Ferma a Genova la tappa ligure della campagna “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, per sensibilizzare sulle maculopatie, in particolare Degenerazione Maculare legata all’età Umida (nAMD) ed Edema Maculare Diabetico (DME). L’iniziativa è promossa da Roche Italia con il patrocinio di Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV e Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO). La tappa ligure ha inoltre ricevuto il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova.

L’obiettivo principale è far emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e caregiver, mettendo in evidenza aspetti cruciali come il mantenimento di una vita sociale e lavorativa attiva e sottolineando l’importanza della prevenzione come strumento fondamentale per migliorare la qualità della vita di chi convive con la patologia.

Con questa visione, durante la campagna verranno effettuati screening della vista gratuiti sul territorio nazionale, un itinerario che fa tappa in diverse città italiane, tra cui Genova. Durante le giornate dedicate, infatti, si potrà fare gratuitamente una visita della vista di primo livello eseguita da uno specialista con tomografia a coerenza ottica (OCT).

Nella tappa ligure gli screening si svolgeranno l’11 novembre presso il Teatro della Gioventù (Via Cesarea, 16) e il 18 novembre presso l’Associazione Bocciofila Genovese (Corso Monte Grappa, 130) messa a disposizione dalla FIB – Federazione Italiana di Bocce.

Le maculopatie sono patologie oculari che interessano l’area che si trova al centro della retina, ovvero la macula, e tra le più diffuse ci sono la degenerazione maculare legata all’età e l’edema maculare diabetico. Patologie che hanno un enorme impatto sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver e che colpiscono principalmente le persone con più di 50 anni, la fascia di età più rappresentativa della popolazione italiana con una piena vita sociale e spesso anche lavorativa.

“Queste due patologie influenzano significativamente la vita quotidiana delle persone che ci convivono, così come quella dei loro caregiver. La sfida principale è la veloce perdita di autonomia dei pazienti, che può avere un impatto considerevole sul loro benessere psicologico e sulla loro quotidianità. La ripetizione del trattamento per tutta la vita, inoltre, è un aspetto che porta preoccupazione nei pazienti e aumenta il rischio di scarsa aderenza terapeutica, portando un peggioramento della malattia. Ciò va contro i nostri obiettivi.” spiega il Professor Massimo Nicolò, Responsabile Centro Retina e Maculopatie Clinica Oculistica - Ospedale Policlinico San Martino IRCCS, Di.N.O.G.Mi., Università di Genova e Vicepresidente APMO (Associazione Pazienti Malattie Oculari). “Grazie alla continua ricerca e ai progressi scientifici, i pazienti hanno a disposizione nuovi trattamenti efficaci e che durano più a lungo, un aiuto in più per un significativo recupero della vista e per condurre una vita sociale e quotidiana attiva”.

La degenerazione maculare legata all’età colpisce la parte della retina deputata alla visione centrale nitida e dettagliata e, a seconda di come la macula viene danneggiata, ne esistono due tipi: ‘AMD secca’ e ‘AMD neovascolare o umida’. La AMD neovascolare o “umida” (nAMD), che è la forma più avanzata, si caratterizza per la crescita incontrollata di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la retina e, se non trattata, può provocare una perdita rapida e grave della vista. Oggi sono circa 20 milioni le persone che a livello globale soffrono di nAMD, causa principale di perdita della vista negli ultrasessantenni. Una patologia che in Italia colpisce prevalentemente gli individui tra i 65 e i 69 anni e gli over 85 con un’incidenza rispettivamente del 2,1% e del 3,7%. Anche l’edema maculare diabetico (DME) è una grave patologia della vista, una complicanza del diabete (tipo 1 e tipo 2), e nel mondo sono circa 21 milioni le persone che ne soffrono. Gli alti livelli di glucosio deteriorano i piccoli vasi sanguigni della retina che, una volta danneggiati, iniziano a sanguinare e riversare liquidi nella macula. L'accumulo di liquidi provoca quindi un edema. Se non trattato adeguatamente può portare a un’importante ipovisione e peggioramento della qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti.

Attualmente, il trattamento principale per le maculopatie prevede l’utilizzo di inibitori del VEGF (fattore di crescita dell'endotelio vascolare), una proteina che stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. Nella maggior parte dei pazienti, gli inibitori del VEGF, somministrati attraverso iniezioni intravitreali, possono migliorarne la visione se la diagnosi è stata precoce e il trattamento tempestivo e se eseguito a cicli regolari nel tempo. Tuttavia, malgrado gli effetti positivi di questi trattamenti nella gestione terapeutica di queste patologie, permangono diversi problemi legati la mancanza di autonomia e la necessità di somministrazioni frequenti che, nel lungo periodo, possono portare la persona con maculopatia ad abbandonare il percorso terapeutico.

“Nell'ambito delle malattie oculari degenerative occorre evitare che i pazienti subiscano danni irreversibili alla vista, con gravi conseguenze personali e socioeconomiche – spiega il Professor Carlo Enrico Traverso, Direttore della Clinica Oculistica Universitaria Ospedale Policlinico San Martino - L'obbiettivo di mantenere una vita attiva, indipendente e in salute è perseguibile attraverso la prevenzione e percorsi diagnostico-terapeutici adeguati. La Clinica Oculistica e tutto il SSR Ligure sono pronti a fare rete affinché si generi sempre più consapevolezza e si sia sempre più in grado di supportare i cittadini a prendersi cura dei propri occhi”.

I sintomi legati alle maculopatie possono manifestarsi anche dopo molto tempo, a volte quando ormai la patologia è in stadio avanzato. È per questo motivo che l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce diventano un tassello fondamentale per contrastarle.

“Oggi il livello di informazione e conoscenza delle maculopatie è ancora molto carente, nonostante l’elevata diffusione della patologia – commenta Massimo Ligustro, Presidente Comitato Macula -. Coinvolgere la popolazione, soprattutto a livello locale, e diffondere una maggiore consapevolezza su questi temi e sulle conseguenze che possono presentare nel lungo periodo sono le leve necessarie a garantire una prevenzione efficace e duratura”.

“Nell'ambito delle maculopatie, che hanno un'incidenza elevata soprattutto nella fase avanzata della vita dopo i sessantacinque anni di età, fascia enormemente rappresentata in Liguria, gioca un ruolo determinante ed importante la prevenzione di questa malattia - dichiara Angelo Gratarola, Assessore alla Sanità di Regione Liguria -. Il nostro compito non è quello solo di curare le malattie quando queste si manifestano, ma vogliamo prevenirle per poter garantire maggiore benessere ad una grande fetta della popolazione del nostro paese ed in particolare della nostra regione. Vogliamo uscire dal concetto di patologia geriatrica per parlare invece di longevità, garantendo il prolungamento della vita nelle migliori condizioni possibili. Questa iniziativa si muove in questa direzione”.

“Da anni le nostre associazioni promuovono informazione e prevenzione su tutto il territorio nazionale – spiega Assia Andrao, Presidente Retina Italia ODV - proprio perché, quando parliamo di patologie come la maculopatia, possono svolgere un ruolo cruciale nella aderenza dei percorsi terapeutici e nel rendere le persone consapevoli della necessità di prendersi cura della propria vista, al fine di preservarla il più a lungo possibile. Ed è proprio in questo contesto che una diagnosi e una presa in carico precoce giocano un ruolo fondamentale”.

Partita da Milano e fermata a Roma, la campagna fa ora tappa a Genova per continuare a far conoscere ai cittadini la maculopatia con giornate di screening gratuito sul territorio.

“La degenerazione maculare è una patologia oculare che emerge dopo i cinquant'anni colpendo un'ampia fascia di età causando effetti di grande rilevanza sociosanitaria - afferma Lorenza Rosso, assessore comunale ai Servizi sociali, Famiglia e disabilità -. Tuttavia, grazie ai nuovi studi ed all'innovazione tecnologica, questa malattia può essere diagnosticata e trattata in modo sempre puntuale ed efficace. Altrettanto essenziale è però attivare azioni di sensibilizzazione che coinvolgano sempre più persone affinché si avviino meccanismi di conoscenza e prevenzione. È quindi con particolare piacere che il Comune di Genova sostiene la campagna di consapevolezza sulle maculopatie "Il tuo punto di vista conta" e ne promuove le visite in programma”.

“La prevenzione è un pilastro essenziale del nostro sistema sanitario, e gli screening per le maculopatie rappresentano un'importante arma che ci consente di individuare precocemente forme di malattia che altrimenti rimarrebbero inosservate - dichiara Brunello Brunetto, Presidente della Commissione Salute della Regione Liguria -. Il sostegno della Regione Liguria verso queste iniziative rappresenta un passo avanti nella nostra politica sanitaria, nel far conoscere le maculopatie e nel sensibilizzare i cittadini su queste malattie e promuovere l'importanza della prevenzione”.

La campagna “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, dopo Genova, proseguirà il suo percorso in altre città italiane, dando appuntamento a Pescara nel mese di dicembre per la prossima tappa, per continuare a sensibilizzare sul tema, sostenere ed ascoltare le necessità e i bisogni di pazienti e caregiver.