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Sanità

Il direttore regionale vicario: "Siamo sopra alla media italiana del 20, 30% per le morti causate dal Covid in ambito lavorativo"
1 minuto e 56 secondi di lettura
di Aurora Bottino
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GENOVA-Il Covid continua a colpire, a Genova sono 19 le vittime del virus sul luogo di lavoro dall'inizio della pandemia. La provincia di Genova si aggiudica la maglia nera in Liguria per denunce di infortunio e decessi sul lavoro da Covid-19, nonostante il 23esimo report nazionale Inail mostri un calo del 57% nei casi mortali rispetto al 2020.

In Liguria, per la sola provincia di Genova la percentuale di morti sul lavoro da Covid-19 è del 2,6%, dato che porta la provincia sopra alla media nazionale, spiega a Primocanale Enrico Lanzone, direttore regionale vicario di Istat: "Siamo sopra alla media del 20, 30% per le morti causate dal Covid in ambito lavorativo. Le motivazioni potrebbero essere varie, chiaramente, l'età media della popolazione che come tutti sappiamo è alta. Purtroppo i dati mostrano che la categoria più colpita è quella dei sanitari, coloro che in questa pandemia stanno lottando in prima linea contro il virus: infermieri, medici, tecnici sanitari ma non solo. Tanti anche i vigili, i poliziotti, cassieri, diciamo tutti quelli che, nonostante siano tutelati, rimangono in prima linea."

I lavoratori stranieri morti sul posto di lavoro in Italia sono il 9,6% del totale, con le comunità peruviana (15,4% dei decessi occorsi agli stranieri), albanese (11,5%) e rumena (7,7%) ai primi tre posti. A livello territoriale, più di un terzo dei casi mortali è concentrato nel Nord-Ovest (36,1%), seguito da Sud (26,1%), Centro (18,1%), Nord-Est (12,9%) e Isole (6,8%). Le province che contano più decessi da inizio pandemia sono quelle di Napoli, Roma, Milano, Bergamo, Torino, Brescia e Genova.

L'87% dei tecnici della salute ad aver denunciato un infortunio sono infermieri mentre tra i medici il 28% sono medici generici e internisti. La professione più colpita è quella sanitaria, con percentuali alte per le donne: "Chi ha pagato il tributo più alto sono proprio le donne - continua Lanzone -. Chiaramente, le statistiche ci dicono che, soprattutto quello dei tecnici sanitari, è un campo in cui lavorano molte donne e proprio per questo il 70, 80% di infortuni sul lavoro per covid e anche, purtroppo, è proprio femminile." Inail riporta nove morti su dieci riconducibili all'Industria e Servizi: sanità e assistenza, amministrazione pubblica, commercio, noleggio e servizi alle imprese, trasporto e magazzinaggio e attività finanziarie e assicurative.

Per un totale di 29 decessi, la Liguria si mantiene stabile nella classifica regionale, mentre sempre a Genova si registra l'aumento delle denunce di infortunio sul lavoro da coronavirus, con un incremento regionale (+5%) superiore alla media nazionale  (2,9%).

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