GENOVA - Sono stati 3365 gli accessi ai pronto soccorso liguri nel ponte dell’Immacolata tra venerdì 8 e domenica 10 dicembre mentre, sempre secondo le rilevazioni di Alisa, gli accessi ai flu point, nel primo week end, sono stati 330.
Si tratta di dati in linea con i precedenti due week end - fanno sapere da Alisa - addirittura leggermente più bassi.
La situazione dei pronto soccorso liguri, in particolare quelli dell’area metropolitana genovese ossia San Martino, Galliera e Villa Scassi, è stata particolarmente critica tra la serata di domenica e il primo pomeriggio di lunedì. (LEGGI QUI)
Dei 3365 accessi tra venerdì e domenica nei pronto soccorso liguri 123 erano codici rossi, 635 arancioni e 1099 azzurri. Ma ci sono stati anche 1375 codici verdi e 133 codici bianchi ossia 1508 persone che si sono rivolte a un pronto soccorso in maniera non appropriata secondo quelle che sono le indicazioni date dal codice colore definite a livello ministeriale.
Nel futuro con le case di comunità questi codici a bassa intensità dovrebbe essere assorbita dal territorio secondo quanto indicato dal nuovo piano socio sanitario.
Proprio per ridurre la pressione nei pronto soccorso durante il ponte dell’ Immacolata é entrato in funzione l’accordo tra Regione, Alisa, Asl liguri e medici di medicina generale per una apertura straordinaria di ambulatori, distretti e studi medici per rispondere a quei bisogni di salute che richiedono una risposta tempestiva ma senza l’accesso al pronto soccorso.
In Asl 1 e Asl 2 erano quattro gli ambulatori interessati, sei in Asl 3 a cui si aggiunge l’ ambulatorio per codici bianchi di Pontedecimo. In ASL 4 c’erano due sedi negli ospedali di Rapallo e Sestri Levante mentre in Asl 5 sei ambulatori.
Nei cosiddetti flu point liguri gli accessi sono stati 330. Si tratta di persone che avevano bisogno di trovare una risposta per influenza o sindromi simil-influenzali, che normalmente viene fornita dal medico di medicina generale, quindi invece di effettuare un accesso improprio in pronto soccorso aumentando il congestionamento hanno potuto trovare una risposta all’assenza del proprio medico di famiglia.