GENOVA - Sono state le note della musica di Ennio Morricone, suonate dalla violinista ucraina Anastasiya Petryshak, ad alleviare l'attesa dei piccoli pazienti e delle loro famiglie all'ospedale Gaslini di Genova. Ma è stata anche l'occasione da parte delle istituzioni per fare il bilancio sulla situazione della sanità nella regione.
"La sanità Ligure se la sta cavando - spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -, il piano straordinario che abbiamo fatto per reggere l'urto dell'influenza che si somma al Covid e che si somma a molti altri virus in una regione con una anzianità della popolazione superiore alla media nazionale mi pare stia funzionando. Questo non elimina il super lavoro dei pronto soccorso fino a quando non entreranno in funzione le case di comunità, la nuova medicina territoriale e fino a quando non cambieremo le regole. Già la collaborazione in questa regione è un pezzo avanti rispetto ad altre situazioni nazionali. C'è bisogno di una riforma strutturale della sanità che mi auguro il ministro con la conferenza delle regioni voglia prendere in mano subito all'inizio dell'anno".
Da parte dell'assessore alla Sanità Angelo Gratarola il richiamo al senso civico per non affollare i pronto soccorso quando non c'è reale necessità oltre all'urgenza di potenziare delle strutture durante il periodo festivo. Ma lo sguardo si proietta anche ai tanti lavori che riguarderanno gli ospedali liguri, presenti e futuri. "Al netto di alcuni disagi inevitabili sono contento che ci siano così tanti cantieri negli ospedali. Non era stato fatto niente negli anni passati e oggi si riesce a portare a compimento progetti che possono cambiare il volto sanitario di tutta la regione con strutture nuove, altamente tecnologiche, che potranno dare risposte al massimo livello".
Il presidente Toti sotto questo profilo ha ricordato il futuro Felettino della Spezia, l'ospedale degli Erzelli, quello di Taggia, il nuovo Santa Corone oltre al cantiere del Gaslini. Per l'ospedale pediatrico genovese sono già aperti i cantieri che porteranno alla demolizione dei padiglioni 7 e 8 e alla ricostruzione di un nuovo monoblocco. "Questi lavori - ricorda il direttore generale Renato Botti - ci permetteranno di proseguire in un percorso di rilancio a livello nazionale e internazionale. Quest'anno abbiamo avuto incrementi molto rilevanti in attività chirurgiche e ambulatoriali, ma dobbiamo ancora crescere e ci stiamo lavorando".
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