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Sanità

Le basse temperature influenzano la risposta immunitaria innescata dall’ingresso nel naso di batteri e virus
1 minuto e 42 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

GENOVA - L'ondata di freddo che ha portato anche in Liguria un crollo delle temperature tra i 10 e i 15 gradi, soprattutto nell'entroterra, preoccupa per il rischio di un colpo di coda dell'influenza in particolare per gli anziani e per chi non ha seguito un adeguato periodo di convalescenza dopo i sintomi acuti.

"Le settimane più fredde hanno un impatto sull'epidemiologia perchè innanzitutto il freddo ci costringe a stare più al chiuso con tante persone e quindi questo può accentuare la trasmissione dei virus - spiega a Primocanale Emanuele Pontali direttore delle malattie infettive dell'ospedale Galliera di Genova - le temperature in discesa possono influenzare la risposta immunitaria innescata dall’ingresso nel naso di batteri e virus".

Le vie aeree si proteggono grazie al rilascio nel muco di miliardi di minuscole sacche piene di fluido, chiamate vescicole extracellulari che circondano e attaccano gli 'intrusi' prima che si addentrino nell’organismo. E' sufficiente una riduzione di 5 gradi della temperatura interna delle mucose nasali per mettere fuori gioco e dimezzare la prima linea delle difese immunitarie che vengono messe in atto nel naso. Questo è quanto emerso da uno studio pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology dai ricercatori della Harvard Medical School e della Northeastern University.

Secondo il bollettino della sorveglianza pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza dell’influenza definita dei record scende ma resta alta, così il rapido sbalzo di temperature causerà - secondo l'infettivologo - un saliscendi di contagi.

Tra le persone più a rischio gli anziani e chi ha 'saltato' la convalescenza. "La convalescenza è molto importante - sottolinea Pontali - la fretta di rimettersi in pista può compromettere la guarigione, aumentando il rischio di ricadute in quanto dopo l’influenza, l’apparato respiratorio è in condizioni di maggiore fragilità e quindi è più facile ammalarsi di nuovo".

Per Pontali è molto utile quindi proteggere il naso per cercare di mantenere una temperatura più elevata delle prime vie respiratorie usando un abbigliamento adeguato ad esempio con l’uso di sciarpe.

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