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Sanità

Una escalation registrata dall'ospedale del centro di Genova che da solo serve il centro storico più esteso d'Europa
1 minuto e 17 secondi di lettura
di Eva Perasso

Il 12 marzo è la Giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari: solo al Galliera di Genova ogni anno si registrano 35-40 aggressioni, ovvero una ogni 9-10 giorni. Una escalation registrata dall'ospedale del centro di Genova che da solo serve il centro storico più esteso d'Europa.

Lo spiega a Primocanale Antonio Fiorenza, Coordinatore infermieristico responsabile gestione flussi informativi del Galliera e vice presidente ordine delle professioni infermieristiche di Genova: "Dove avvengono? Il 95 per cento in pronto soccorso, il 42 per cento sono di tipo fisico nei confronti degli operatori, il 58 per cento sono verbali. L'85 per cento riguarda il personale infermieristico e tenuto conto che in pronto soccorso avvengono le maggiori aggressioni, è bene ricordare che noi abbiamo personale 50 per cento maschile e 50 per cento femminile. Però le persone che subiscono più aggressioni per il 75 per cento dei casi sono donne e questo avviene maggiormente nel turno notturno".

Solo domenica scorsa l'ennesimo caso di violenza al pronto soccorso del Galliera (LEGGI QUI): "E' stata addirittura una aggressione triplice ai danni di tre infermieri (due uomini e una donna) - spiega ancora Fiorenza - e questo ha comportato un rallentamento delle procedure affinché nel tempo di raccolta dei verbali da parte delle forze dell'ordine si rallentassero i flussi, i colleghi hanno comunque finito il turno di notte, per cui dalle sei della sera prima sono andati a casa alle nove e hanno 18 giorni di infortuni complessivi. Questi colleghi oltretutto andranno sostituiti. E purtroppo questo è un episodio frequente". 

 

 

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