GENOVA - "In soli 4 anni abbiamo perso la copertura vaccinale contro il morbillo che avevamo guadagnato nei precedenti 40 anni, un'epidemia anche in Italia è inevitabile e io non escludo che arrivi già quest'estate quando molti giovani si muoveranno per le vacanze in paesi dove già ora ci sono focolai". Così a Primocanale il professor Matteo Bassetti direttore del dipartimento interaziendale regionale delle malattie infettive commentando i casi in aumento di morbillo negli Stati Uniti ma anche in Europa.
"Siamo in pratica tornati agli anni '80 e sulle vaccinazioni ci stiamo comportando come i gamberi - ha spiegato l'infettivologo - i dati ci dicono che è inevitabile che, prima o poi, arrivi un’epidemia di morbillo. I casi sono in rapida risalita in tutto il mondo. Solo in Europa, lo scorso anno se ne sono registrati 30.000, con 21.000 ospedalizzazioni. L’aumento dei casi è decollato tra fine 2023 e inizio 2024. Gli aumenti più significativi si sono registrati in Austria e Romania".
In Italia la copertura vaccinale si attesta all’85%, molto lontana dall’immunità di gregge fissata al 95%. Una persona può infettare tra 12 e 18 persone non protette.
"In Italia a essere più colpita è stata la fascia tra 15 e 30 anni - sottolinea - bisogna essere preparati e verificare la possibilità di offrire a queste persone il ciclo vaccinale completo, il morbillo, infatti, è una malattia grave e molto contagiosa".