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Sanità

Il mom shaming può avere un forte impatto mentale su una neomamma, facendole mettere in discussione le decisioni che ha preso per il suo bambino
2 minuti e 49 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

GENOVA - "Non maltrattate le mamme, in particolare subito dopo la nascita di un bebè evitate consigli non richiesti che in un periodo bello ma anche delicato emotivamente possono diventare pietre lo dico in primis al personale socio-sanitario ma anche a tutti famigliari e non". Così Alberto Ferrando, presidente associazione pediatri extraospedalieri della Liguria, commenta a Primocanale il fenomeno del cosiddetto mom shaming ossia il bullismo nei confronti delle mamme (a volte anche dei papà) per le loro scelte genitoriali.

"Questa settimana nel mio studio sono arrivate due neo-mamme in lacrime - racconta Ferrando - in un caso un operatore sociosanitario le aveva detto che il suo comportamento avrebbe potuto causare la morte del figlio e allora io mi chiedo ma come si fa a essere così insensibili? Consigli non richiesti o consigli espressi in maniera aggressiva che normalmente possono essere superati non lo sono in una fase delicata e di fragilità come molte mamme vivono".

Il mom shaming può avere un forte impatto mentale su una neomamma, facendole mettere in discussione le decisioni che ha preso per il suo bambino. "Nella mission del pediatra al primo posto viene "in primis" la salute del nucleo familiare, a partire dalla neomamma e della coppia genitoriale, il/la bambino/a crescerà e starà bene se i genitori stanno bene. Per questo mi indignano comportamenti, purtroppo frequenti, di atteggiamenti di critica e di giudizio che rasentano, se non sono già, un maltrattamento, da parte di tante persone che non sanno tenere a freno la lingua e, purtroppo, anche da operatori sociosanitari".

"Quando alcune madri non riescono a soddisfare aspettative altrui possono rimanere deluse, sentirsi delle "fallite" o diventare insicure in relazione alle proprie capacità genitoriali - sottolinea Ferrando - questo accade per esempio quando arrivano consigli non richiesti sull'allattamento. La promozione dell'allattamento al seno è uno degli obiettivi principali del pediatra, come i vaccini e la prevenzione in generale ma abbiamo professionisti sanitari, non solo medici, che mettono al primo posto l'allattamento esclusivo a tutti i costi sacrificando, in alcuni casi, la salute mentale della mamma e di tutto il nucleo familiare".

"Alcune mamme non riescono ad allattare e già di per sè possono soffrirne quindi evitate di chiedere loro perchè non allattano, perchè hai scelto il latte in polvere oppure perchè scegli di spendere quando l'allattamento al seno è più sano ed economico perchè queste frasi feriscono le neo-mamme che non possono allattare".

Le mamme vanno sostenute nelle scelte e non "indirizzate" colpevolizzandole.

"Sono molte le frasi, i consigli, i commenti che in questi anni di lavoro mi sono stati raccontati - continua Ferrando - oltre a quelli sull'allattamento, al perchè non parla ancora o continua a gattonare oppure su quando la mamma decide di tornare a lavorare l'unica cosa che mi sento di dire alle mamme è cercate di non ascoltare ma seguite il vostro istinto e cercate non essere troppo dure con voi stesse".

Ferrando fa poi un appello a chi sta più vicino alle neo-mamme: "Non lasciatele sole, aiutatele anche nel preparare i pasti, fatevi sentire vicini; le mamme come i bambini sono empatici avverto il non detto e ricordatevi l'importante di un sorriso".

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