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Sanità

Bandiere a mezz'asta nella sede di Regione Liguria e del Comune di Genova
3 minuti e 57 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

GENOVA - Si celebra oggi la giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia di coronavirus che è stata istituita con la legge n. 35 del 2021 per "conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute".

Nella sede di Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova le bandiere saranno a mezz'asta per ricordare le vittime del Covid così come sulla facciata di Palazzo Tursi sede del Comune di Genova: dal 2020 a oggi 6.018 persone in Liguria e quasi 200mila in Italia.

La giornata nazionale delle vittime del Covid è stata istituita per ricordare il giorno in cui nel 2020 i camion dell'Esercito contribuirono alla rimozione delle centinaia di bare depositate al cimitero di Bergamo, un momento simbolito della pandemia che fece il giro del mondo. A quattro anni di distanza le vittime della pandemia saranno ricordate in una cerimonia a cui sarà presente anche il commissario europeo Paolo Gentiloni e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.

"Questa ricorrenza - afferma Giovanni Toti presidente di Regione Liguria - ci riporta alle immagini più drammatiche della pandemia e a ricordare quanti hanno perso la vita, uccisi da una malattia che ha colto il mondo impreparato, ma che abbiamo sconfitto grazie al vaccino. È questa l’occasione anche per ricordare lo sforzo immane che tutto il personale sanitario ha compiuto durante il periodo del Covid: sentiamo ancora vive la commozione e la riconoscenza verso donne e uomini dei nostri ospedali e dello Stato che, in Liguria come nel resto d’Italia, hanno dato un contributo decisivo, sostenuti dall'arma del vaccino, nella battaglia e nella vittoria contro la pandemia".

"Oltre a mandare un sincero abbraccio a tutti i familiari delle vittime del Covid - aggiunge l'assessore alla sanità Angelo Gratarola - è opportuno ricordare che quanto abbiamo vissuto è stato anche alla base di un radicale cambiamento delle nostre vite. Anche il mondo della sanità stessa ha dovuto affrontare una vera e propria emergenza, trasformando ospedali e strutture di tutta la regione per dare risposte a centinaia di malati ogni giorno, arrivando ad avere nello stesso giorno oltre 1600 pazienti ricoverati per Covid. Dall’inizio della pandemia sono stati diagnosticati quasi 680mila casi e ci sono state più di 6000 vittime. Sappiamo che abbiamo vinto questa dolorosa guerra, ma siamo anche consapevoli di aver imparato a gestire una delle situazioni più complesse, mai vissute nella sanità pubblica".

Dal 2019 al 2021 il Covid ha ridotto di 1,6 anni l'aspettativa di vita globale. L'inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti è netta secondo lo studio pubblicato da Lancet. "Per gli adulti di tutto il mondo la pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto più profondo di qualunque altro evento osservato in mezzo secolo, comprese guerre e disastri naturali - dice uno degli autori del lavoro Austin E. Schumacher dell'Institute for Health Metrics and Evaluation dell'università di Washington negli Usa - durante la pandemia l'aspettativa di vita è diminuita nell'84% dei Paesi e territori, dimostrando il potenziale effetto devastante dei nuovi agenti patogeni".

"Oggi ricordiamo le persone che hanno perso la vita a causa del Covid. Un ricordo che non si esaurisce in questa Giornata ma portiamo con noi ogni giorno perché non dimentichiamo chi è deceduto a causa del virus e la sofferenza delle loro famiglie. E non dimentichiamo che tra le vittime della pandemia ci sono stati anche operatori sanitari - Così il ministro della salute Orazio Schillaci durante la cerimonia - Non ringrazieremo mai abbastanza medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti e volontari che hanno lottato contro il virus e hanno assistito e curato i malati fino allo stremo delle forze. Le immagini dei camion di Bergamo che trasportavano bare hanno lasciato un segno indelebile e sono di continuo monito e sprone nelle attività che ci vedono impegnati". 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato la seguente dichiarazione: "La Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus richiama l’attenzione della nostra comunità sulla terribile prova affrontata in occasione della pandemia e costituisce occasione di vicinanza ai familiari dei tanti deceduti a causa della pervasiva diffusione del Covid – 19. Pagina dolorosa della storia recente del nostro Paese e del mondo intero, la crisi è suonata terribile esperienza delle sfide di fronte alle quali può trovarsi l’umanità e di come solo una risposta coordinata a livello globale sia stata in grado di farvi fronte, con l’accelerazione nella messa in opera delle più recenti scoperte della ricerca in cui protagonista è stata l’Unione Europea. La memoria collettiva ne è uscita segnata ed è giusto, tuttavia, ricordare come lo sforzo sinergico e solidale delle Istituzioni ad ogni livello, del personale sanitario, dei volontari e società civile, abbia consentito di arginare un nemico intangibile all’insegna di una rinascita globale. In questa Giornata la Repubblica commemora le vittime dell’epidemia e rinnova sentimenti di profondo cordoglio a tutti i familiari".

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