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Sanità

A Genova il convegno "Salute e territorio tra clinica, modelli & tecnologia" che si è svolto all'auditorium dell'Acquario organizzato da Coopselios in collaborazione con Second Walk
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di Andrea Popolano

GENOVA - "La sanità dei prossimi anni passa dal territorio e dalle sue strutture, portare negli ospedali tutte le cure è un'opera oltre che sbagliata anche impossibile. Le risorse contenute nel Pnrr e la nuova visione politica permettono questo" così l'assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola a margine del convegno "Salute e territorio tra clinica, modelli & tecnologia" che si è svolto all'auditorium dell'Acquario di Genova e organizzato da Coopselios in collaborazione con Second Walk. Le nuove direzioni della medicina digitale e della telemedicina, l’appropriatezza farmacologica e gestionale nelle cure territoriali e l’approfondimento sul potenziale rivoluzionario della robotica applicata alla neuroriabilitazione sono stati i principali temi sui quali gli esperti del settore si sono confrontati.

Proprio su questi aspetti l'assessore Gratarola pone l'accento: "Va cambiato il paradigma, bisogna passare dalla medicina di attesa a quella di inizativa - precisa l'assessore alla Sanità -. Avere un fascicolo sanitario digitale permette di stabilire il percorso del malato evitando che vada in giro a cercare prestazioni spesso non corrette. La telemedicina ci permette di evitare che il malato si sposti, la tecnologia permette anche di leggere i parametri. Ecco serve una visione a 360 gradi. Una volta che saremo riusciti a rafforzare il territorio gli ospedali potranno tornare ad avere la loro funzione originale".

L'obiettivo della giornata è dedicare particolare attenzione alle esigenze espresse dal territorio e dalle opportunità delle nuove tecnologie come sottolinea il direttore dell'area Liguria Coopselios Riccardo Rampado: "Bisogna portare avanti il dialogo con le pubbliche amministrazioni, l'ascolto è fondamentale per individuare poi le giuste risposte da dare. Oggi la tecnologia è fondamentale ma deve essere garantita da protocolli accurati e basati su evidenze medico-sientifiche" conclude il direttore dell'area Liguria Coopselios Rampado.

E tra le novità portate dalla tecnologia c'è anche il progetto Second Walk, l’innovativo modello per la riabilitazione neuromotoria che si avvale di protocolli e tecnologie avanzati, tra cui gli esoscheletri attivi HAL di Cyberdine che, grazie alla lettura dei segnali bio-elettrici, consentono di raggiungere nuovi traguardi nella riabilitazione.

"Hal è l'unico esoscheletro attivo nel mondo - spiega Francesco Chiampo, direttore tecnico di Second Walk-Italian Cybernic Center. - Hal si muove secondo le intenzioni di chi sta indossando l'esoscheletro. Questo significa che quando si hanno delle lesioni midollari o dei problemi al sistema nervoso centrale Hal ha la possibilità di interfacciarsi e di poter andare a migliorare le funzioni che la persona può ottenere con la riabilitazione neuromotoria. Di fatto può aiutare pazienti con lesioni midollari, esiti di ictus, il Parkinson, la sclerosi multipla. In generale può migliorare la qualità di vita a seguito di un problema neurologico. Può essere usato in due momenti, il primo in una fase acuta subito dopo il l'evidenziarsi del problema e poi un una sub acuta (o cronica), in questo secondo caso Hal ha il suo ambito migliorare perché può interagire nelle funzioni motorie e quindi riqualificare le attività della vita quotidiana di un paziente che altrimenti avrebbe davanti un futuro più complicato. È un'apparecchiatura che può dare un nuovo futuro a tutte quelle persone con problemi neurologici" precisa Chiampo.

Anche il comune di Genova è impegnato a sfruttare al massimo le occasioni e opportunità che arrivano dalle tecnologie come spiega Laura Gaggero, consigliere delegato per l'Innovazione: "Stiamo dialogando come Comune per costruire una sanità a misura del cittadino. Facciamo parte di un consorzio che si chiama Raise che si interessa di progetti legati alla salute attraverso le opportunità offerte dalla robotica e dall'intelligenza artificiale. Dialoghiamo con tutti gli operatori per andare a intercettare i fondi europei e creare progetti concreti che servono ai cittadini e per migliorare il welfare e la sanità a Genova e in Liguria" conclude Gaggero.

I lavori si sono aperti con l’intervento di Cristina Ulivi, direttrice del sistema informativo ASL4 Liguria, sul tema delle nuove direttrici per la medicina digitale e la telemedicina. Poi Francesco Chiampo, direttore tecnico di Second Walk-Italian Cybernic Center, ha relazionato su “Robotica e riabilitazione neuromotoria territoriale evidence based”. Paolo Cavagnaro, direttore generale ASL5 La Spezia, è intervenuto sul tema dell’utilizzo della tecnologia tra sostenibilità e appropriatezza nelle cure territoriali. Luca Pasina, responsabile del dipartimento Farmacologia Clinica e Appropriatezza Prescrittiva presso l’IRCCS Mario Negri di Milano, ha parlato de “Il valore dell’appropriatezza farmacologica nelle RSA”.

Poi è stato il momento della tavola rotonda sul tema “Modelli di integrazione tra ospedale e territorio” con interessanti spunti di riflessione per i professionisti del settore a cui hanno preso parte Giovanna Baraldi, già direttrice generale Asl e Agenas, Andrea Fabbo, medico geriatra e direttore delle Attività Socio-sanitarie AUSL di Modena, Ivano Dones, neurologo e neurochirurgo - ex direttore U.O.S. Trattamento neurochirurgico dolore e spasticità-IRCCS Besta Milano, Marco Damonte Prioli, direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino IRCCS di Genova, Gian Luca Pariscenti, direttore U.O.C. Chirurgia Toracica dell’Ospedale Policlinico San Martino IRCCS Genova e Luigi Carlo Bottaro, direttore generale ASL3 Regione Liguria nonché moderatore dei lavori della mattinata insieme alla dr.ssa Baraldi. Infine Daniela Troiano, direttore amministrativo Alisa ha chiuso i lavori della mattinata con un intervento sulle direttrici strategiche regionali.

La sessione formativa del pomeriggio presso la Sala convegni del Centro Polifunzionale Danilo Ravera ha consentito ai professionisti del settore sanitario di approfondire i temi della riabilitazione neuromotoria con esoscheletri attivi, grazie a dimostrazioni pratiche di funzionamento, dei modelli riabilitativi primary care e degli strumenti digitali per la presa in carico in RSA, e della centralità delle cure intermedie nei percorsi riabilitativi. Hanno partecipato Ivano Dones, neurologo e neurochirurgo, ex direttore U.O.S. Trattamento neurochirurgico dolore e spasticità IRCCS Besta, Milano, Francesco Chiampo, direttore tecnico per la riabilitazione Second Walk–Icc, il dr. Marco Tognari, fisioterapista specialista di Coopselios, il dr. Gian Luca Ottomanelli, direttore tecnico socio-sanitario di Coopselios, presidente Nursing-Sigot Nazionale e vice presidente OPI di La Spezia e la dr.ssa Rosanna Vagge, medico internista e direttore sanitario del Centro Polifunzionale Danilo Ravera. Hanno moderato la sessione di lavori Giovanna Baraldi, già direttore generale ASL e Agenas, Gian Luca Ottomanelli, direttore tecnico socio-sanitario di Coopselios, presidente Nursing- Sigot Nazionale e vice presidente OPI di La Spezia e Rosanna Vagge, medico internista e direttore sanitario del Centro Polifunzionale Danilo Ravera.

 

 

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