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Sanità

I giovani arrivavano da storie cliniche di malnutrizione, nel loro caso l'infezione polmonare si è riattivata
58 secondi di lettura
di Eva Perasso
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Non sono in pericolo di vita i quattro pazienti, tutti minori, che da qualche giorno sono ricoverati all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova per tubercolosi (LEGGI QUI).

I ragazzi, tutti migranti che erano ospiti di un centro di accoglienza del Tigullio, sono sotto osservazione in isolamento nel dipartimento di malattie infettive del Gaslini, diretto dal dottor Elio Castagnola, che spiega a Primocanale: "Da un punto di vista clinico stanno tutti abbastanza bene compatibilmente con pazienti che hanno una infezione importante e che vengono da situazioni complesse, hanno una storia alle spalle da profughi. Facendo anche la diagnosi, la situazione di partenza non è delle più favorevoli. Hanno iniziato la terapia, bisogna aspettare giorni per avere la risposta".

La tubercolosi, nel loro caso, è stata contratta e mal curata anni fa. "Sono persone che hanno contratto l'infezione anche anni fa e che per varie ragioni spesso collegate a stati di malnutrizione a volte anche malattie concomitanti hanno una riattivazione di questa infezione soprattutto a livello polmonare con la possibilità di trasmetterla ad altri con la tosse", spiega ancora Castagnola. 

"Il microbatterio della tubercolosi è un germe che resta a lungo sulle superfici e la sua trasmissibilità è molto elevata", conclude Castagnola.