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Sanità

Assessore Gratarola: "Si è chiuso il cerchio"
1 minuto e 34 secondi di lettura
di Alessandra Boero
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 Oltre 200 accessi dalla sua apertura con la gestione di tre codici rossi e 31 codici arancioni. Sono i primi numeri dell'attività del nuovo Pronto soccorso dell'ospedale Saint Charles di Bordighera riaperto nella notte tra il 30 aprile e il 1°maggio ,come previsto dal contratto con Gvm Care and Research (Gruppo Villa Maria) e in sostituzione del Punto di Primo Intervento. Il primo bilancio dell'attività del pronto soccorso arriva nel giorno del sopralluogo compiuto dall'assessore regionale alla Sanità con i vertici di Asl1 e GVM Care & Research.

"Questi primi numeri che si completano con oltre 70 codici azzurri e un centinaio di verdi - ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola - certificano che anche in questa parte del ponente ligure è possibile prendere in carico le emergenze mediche e chirurgiche. Le attività traumatologiche verranno invece gestite, ancora per qualche tempo, con il supporto del Pronto Soccorso di Sanremo. La nuova presenza di un pronto soccorso in Asl 1 ha la funzione di allegerire il carico sugli altri ospedali presenti sul territorio imperiese. Riduce così i tempi di attesa e aumenta la tempestività nei ricoveri".

“Una promessa ed un impegno mantenuti da parte di Asl1, Gvm Care and Research e Regione Liguria, per l'utenza dell'estremo ponente ligure, con la presenza di un presidio importante che permetterà di avere un'offerta sanitaria completa ma soprattutto una rete dell'emergenza-urgenza completamente operativa. Il cronoprogramma su un completo avvio dell'ospedale di Bordighera è stato ampiamente rispettato – evidenzia il Direttore Generale di Asl1 Dott.sa Maria Elena Galbusera -, a partire dalla notte del 1 maggio il Saint Charles è tornato ad avere il Pronto Soccorso,.”

Per il Direttore Operativo di Ospedale Saint Charles GVM Care & Research, dott. Nicola Bergantino, si tratta di: “Una fase importante per l’ospedale di Bordighera, che restituisce ai cittadini e utenti locali, una struttura di presidio sempre più completa e che, a tendere, offrirà ulteriori servizi e percorsi di cura”.

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