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Sanità

L'appello alla vaccinazione per le donne in gravidanza
57 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

 

GENOVA - "Sono rimasto francamente sconcertato e continuo a esserlo che nel 2024 in un paese evoluto come l'Italia possano morire 3 neonati per pertosse". Così a Primocanale il professor Matteo Bassetti, direttore del dipartimento interaziendale regionale delle malattie infettive.

"Il vaccino si può fare dopo l'anno - spiega Bassetti - quindi i neonati hanno bisogno di ricevere gli anticorpi dalla madre e quindi la raccomandazione forte è che le donne incinte facciano il vaccino dopo la 28esima settimana in modo da passare gli anticorpi ai loro bambini".

In Italia secondo i dati della società italiana di pediatria da gennaio 3 sono i neonati morti, oltre 100 i casi registrati e 15 i ricoveri in terapia intensiva.

"La pertosse è una malattia che se fatta nei bambini molto piccoli può ucciderli - conclude - e allora pensare a questi tre bambini mi fa dire che siano state tre morti rubate".

Il vaccino contro la pertosse è disponibile in Italia dal 1961 e gratuitamente dal 2002. Da oltre vent'anni ha ridotto i casi a meno di cinque persone per 100mila abitanti e la morte nei Paesi occidentali è scesa fino allo 0.2%.