Sanità

Trend positivo nel 2023 che deve però essere consolidato
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di Tiziana Oberti

GENOVA - "In Italia solo il 33% delle donne è donatore di sangue mentre in Europa lo è il 50%". A dirlo a Primocanale Vanessa Agostini direttore centro regionale sangue in occasione della giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra il 14 giugno.

Nelle donne il ferro è più basso a causa delle mestruazioni e in età fertile alla donna serve un patrimonio di ferro superiore rispetto agli uomini anche per la gravidanza e l’allattamento questo potrebbe spiegare la minore tendenza femminile a donare anche se però negli altri paesi europei si arriva al 50%. Ma c'è una donazione che sembra fatta per le donne e cioè quella di plasma visto che le donne ne hanno di più, probabilmente però non è stata spiegata abbastanza anche se è fondamentale per produrre farmaci ed emoderivati.

"Sulle donne dobbiamo continuare a lavorare perchè l'Italia è un paese indietro rispetto agli altri europei dove i donatori si dividono a metà tra maschi e femmine mentre da noi non è così siamo sbilanciati sugli uomini - spiega Agostini - noi indirizziamo le donatrici alla donazione di plasma perché questo fa sì che abbiano meno problemi sulle riserve di ferro soprattutto in età fertile quindi la donatrice può assolutamente dare un contributo fondamentale nella raccolta di plasma, le donne invece che sono diciamo più grandi possono donare benissimo e come gli uomini sangue intero per garantirci i globuli rossi".

"Serve colmare questo divario tra uomini e donne nella donazione facendo campagne differenziate di genere per sensibilizzare di più la donna, specie per quanto riguarda il plasma".

"Avere più sangue e più plasma ci renderebbe più autosufficienti e porterebbe anche una riduzione di alcune spese - sottolinea Agostini - basti pensare che le immunoglobuline, che derivano dal plasma, annualmente costano all’Italia 117 milioni di euro, attualmente l’indice donazionale in Italia è 1,7 per il sangue, 2 per il plasma se ci spostassimo a 2 e 3 già recupereremmo una buona fetta di autosufficienza".

"Nel corso del 2023 c'è stato un aumento delle donne donatrici - conclude Agostini - grazie alle campagne regionali e quelle che vengono fatte nelle scuole ma bisogna continuare questo trend positivo anche per il 2024 e consolidarlo negli anni futuri".

Giornata donazione sangue, parte la campagna estiva

Per le donne che vogliono donare: il peso corporeo non deve essere inferiore ai 50 chilogrammi e la pressione arteriosa non deve essere superiore a 180/100 mmHg. I livelli minimi di emoglobina sono 12,5 g/dl per donare il sangue e 11,5 g/dl per donare il plasma. Questa seconda procedura viene consigliata spesso alle donne perché a differenza della donazione di sangue non comporta una riduzione del livello di emoglobina, dal momento che i globuli rossi vengono separati e reinfusi.

Le donne inoltre - come si legge sul sito del ministero della salute - possono fare al massimo due donazioni di sangue intero l’anno, con un intervallo minimo di tre mesi, mentre per il plasma il massimo previsto è 12 donazioni l’anno, mentre l’intervallo minimo è 14 giorni. Nei giorni di ciclo mestruale è preferibile non donare, mentre in gravidanza la donazione è vietata. Dopo il parto o un’interruzione di gravidanza si prevede una sospensione per sei mesi.

 

 

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