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Sanità

Dopo un primo intervento da neonata a Londra se ne è reso necessario un altro a causa di una situazione che progressivamente stava peggiorando
2 minuti e 17 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Si chiama Aaniya, ha quattro anni e se d'ora in avanti potrà vivere una vita normale è grazie all'equipe cardiochirurgica dell'Istituto Gaslini coordinata dal dottor Guido Michielon che dopo averla già operata tempo fa a Londra dove vive con i genitori ha svolto con successo un nuovo delicato intervento sulla piccola affetta da una grave insufficienza aortica derivante da un'anomalia congenita dell'arteria coronaria sinistra, una patologia molto rara ma a rischio elevatissimo di morte improvvisa. Dopo il primo intervento da neonata se ne è reso necessario un altro a causa di una situazione che progressivamente stava peggiorando.

“A quattro anni – spiega il dottor Michielon – non era possibile considerare la sostituzione della valvola aortica viste le sue piccole dimensioni. Anche il cosiddetto 'intervento di Ross', l'autotrapianto di radice polmonare in sede aortica, era di difficile esecuzione vista la pregressa chirurgia. Quindi l'opzione migliore era di eseguire una plastica ricostruttiva della valvola aortica, una delle procedure più complesse che si possano effettuare in cardiochirurgia pediatrica, non avendo una seconda possibilità in caso di insufficienza severa”. Il 12 giugno, a una settimana dall'arrivo in Italia della famiglia, è stato eseguito l'intervento di riparazione correttiva della valvola aortica senza la sua sostituzione.

La situazione era davvero complicata: “Fin dall'inizio – confessa Carmelo Arcidiacono, dirigente medico presso la UOC Cardiologia del Gaslini – la condizione della valvola aortica di Aaniya appariva compromessa e l'intervento di riparazione sembrava molto complesso e dagli esiti incerti. Il quadro non sembrava migliore neanche alla valutazione ecocardiografica eseguita il giorno dell'intervento al tavolo operatorio. Eravamo tutti preparati all'eventuale intervento di Ross con tutti i rischi connessi se la plastica fosse fallita ma fortunatamente l'intervento di riparazione valvolare ha avuto un esito eccellente e sia la valutazione immediata postoperatoria che quelle eseguite successivamente hanno mostrato una valvola aortica con soltanto una lieve insufficienza residua da grave qual era in precedenza e un ottimo adattamento del cuore all'intervento”

Così i genitori di Aaniya che nonostante potessero farla operare di nuovo a Londra con la totale copertura del sistema sanitario britannico hanno deciso comunque di seguire a Genova il dottor Michielon, hanno tirato un sospiro di sollievo: “La sua professionalità e competenza – racconta Samieah Khan, la mamma di Aanyia – ci hanno rassicurato sul fatto che il Gaslini fosse la scelta giusta. Inizialmente eravamo titubanti all'idea di sottoporci ad un intervento così critico in un paese straniero dove non parlavamo la lingua ma la gentilezza e il sostegno che ci ha mostrati durante tutto il processo decisionale ci hanno rassicurato e abbiamo fatto bene: la nostra esperienza è stata eccezionale e nonostante la barriera linguistica il personale medico ha fatto di tutto per comunicare e assisterci. Non potremmo essere più soddisfatti”. Per i sanitari la situazione si è stabilizzata e la piccola Aaniya non avrà bisogno di ulteriori procedure chirurgiche.