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Sanità

Sono spesso asintomatiche e possono causare conseguenze gravi
1 minuto e 55 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

 

"C'è stata una esplosione negli ultimi anni di infezioni trasmesse per via sessuale in particolare tra i giovanissimi tra i 14 e i 20 anni e sono infezioni tutt'altro che banali ma purtroppo di questo si parla poco ma le conseguenze sulla salute possono essere molto serie ecco perché fondamentale l'uso del preservativo che dovrebbe essere gratuito e l'educazione al sesso sicuro nelle scuole". Così a Primocanale il professor Matteo Bassetti, direttore del dipartimento interaziendale regionale delle malattie infettive, commentando i dati emersi nella 16esima edizione di Icar (Italian Conference on Aids and Antiviral Research) che ha evidenziato un trend in aumento delle infezioni sessualmente trasmesse.

"Si è assistito a un aumento del 20% dei casi di gonorrea e del 50% dei casi di sifilide, per non parlare della clamidia, l’infezione invisibile che può causare sterilità nelle ragazze spiega Bassetti - malattie che hanno due caratteristiche: la prima è che spesso non si vedono e poi possono essere facilmente trasmesse portando a conseguenze serie. Le malattie sessualmente trasmesse possono essere asintomatiche o manifestarsi con sintomi molti lievi, quindi i soggetti infetti potrebbero non esserne consapevoli e trasmettere l’infezione attraverso rapporti sessuali non protetti. Queste malattie possono generare tumori e provocare sterilità sia nella gonna che nell’uomo. Quando ci sono sintomi sono secrezioni anomale dei genitali, dolore pelvico, comparsa di prurito e di lesioni di qualunque tipo nella regione dei genitali, dell’ano o della bocca, oltre a dolore e sanguinamento durante e dopo i rapporti sessuali".


Secondo l'infettivologo genovese tutti devono prendere coscienza dei rischi e anche la politica deve fare la sua parte ma perchè sono cresciute così tanto queste infezioni nei giovani? "Perché è un argomento tabu’ con scarsa informazione nella popolazione generale. Molti giovani non sanno dove reperire informazioni accurate né dove eseguire i controlli necessari. Spesso, non si recano regolarmente da specialisti come ginecologi o andrologi, e si affidano al web per informazioni, trovando fonti spesso inaffidabili e false - conclude Bassetti - l'unico strumento di prevenzione è il preservativo ma non se ne parla, credo che dovrebbe essere distribuito gratuitamente nelle scuole, nelle discoteche a tutti i ragazzi e ragazze e sono convinto che questo farebbe diminuire i contagi insieme a un'educazione sessuale nelle scuole che non è come nascono i bambini ma che cos'è il sesso sicuro".

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