Sanità

Un qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa e con costi notevolmente ridotti
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di Aurora Bottino

GENOVA - L'eccellenza dell'ospedale pediatrico Gaslini passa anche per le innovazioni che dall'Istituto di Sturla rendono sempre più semplice ma soprattutto efficace la medicina. E così il team di Bionformatica e Intelligenza Artificiale guidato da Paolo Uva e Davide Cangelosi continuano a studiare e migliorare, tanto che oggi con l'aiuto dell'IA, si può leggere la sequenza del DNA di un paziente nella sua interezza, cosa impensabile fino a qualche anno fa e con costi notevolmente ridotti. Per i risultati raggiunti il Team si è aggiudicato l'ottavo premio Maria Vilma e Bianca Querci.

Che cos'è la bioinformatica

Partiamo dalle basi: la bioinformatica è una disciplina piuttosto recente e come indica il nome, è l'unione di competenze multidisciplinari, in ambito biologico, molecolare e biochimica, affiancate a competenze in ambito prettamente informatico quindi capacità di elaborare dati. Sono figure professionali piuttosto recenti che si stanno adesso affacciando sul mercato sanitario, proprio perché la medicina sta cambiando. "Stiamo andando in una direzione in cui non è più solo necessario produrre dati ma anche avere le competenze, in questo caso multidisciplinari, per poterle elaborare" hanno spiegato a Primocanale Paolo Uva e Davide Cangelosi.

A cosa serve l'Intelligenza Artificiale 

Ovviamente la bioinformatica e l'intelligenza artificiale sono due aree che si parlano molto, che hanno una base comune e affrontano anche a volte tematiche molto simili, ma le metodologie che si utilizzano sono diverse. Nel campo dell'intelligenza artificiale si utilizzano delle tecniche di machine learning, dove si istruisce la macchina ad apprendere dai dati e quando la macchina sbaglia impara per poi non farlo più.

"Imparare è un termine che si usa molto per gli esseri umani - spiega Uva -, in realtà non è vero che le macchine imparano nel senso umano del termine, ma vanno a modificare sostanzialmente dei parametri di un modello che poi le rende capace di, per esempio, generare del testo dalle immagini, oppure semplicemente dà una sua predizione su un determinato problema.

Leggere la sequenza del Dna di un paziente 

Facciamo un esempio più pratico in ambito prettamente bioinformatico. "Ciò che siamo in grado di fare oggi è leggere la sequenza del DNA di un paziente nella sua interezza, cosa impensabile fino a qualche anno fa e con costi notevolmente ridotti. Il nostro lavoro consiste nell'elaborare queste 3 miliardi di paia di basi di cui è composto il nostro genoma, per identificare ad esempio nel caso delle malattie genetiche rare quale sia la singola base" spiega Cangelosi. 

Il futuro dell'Intelligenza Artificiale

"Non penso che l'intelligenza artificiale ruberà il nostro lavoro - continua Uva -. Ci sono sempre queste due visioni: una competitiva e una collaborativa. C'è sicuramente da ragionare molto sull'aspetto collaborativo, serve che impariamo a utilizzare questi strumenti al meglio, solo allora ne avremo un grande beneficio. Se invece li subiamo, avremo degli effetti negativi sicuramente. È una grande rivoluzione e lo sappiamo, sta cambiando il mondo e cambierà sempre di più".

"Quindi, dalle proiezioni ci sono anche dei dati discordanti sul fatto che in realtà le intelligenze artificiali aumenteranno. Sui posti di lavoro certi settori magari aumenteranno mentre altri invece subiranno delle riduzioni. Ma non penso che sostituiranno mai il lavoro dei sanitari e neanche il nostro lavoro".