GENOVA-Ci sono oltre 1200 bambini e bambine disabili in Liguria che non riescono ad avere cure rapide e che devono attendere anche 5 anni per via delle lunghe liste di attesa, ma la buona notizia è che Asl3 - e l'annuncio è stato dato in diretta a Primocanale nel corso della trasmissione Tiziana&Cirone confrontarsi per capire- annuncia un concorso per assumere 24 logopedisti, oltre ad aver impiegato negli ultimi mesi psicomotricisti e neuropsichiatri infantili.
Genitori di disabili protestano in Regione contro le lunghe attese per le terapie-LA NOTIZIA
I genitori dei bimbi disabili erano scesi in piazza De Ferrari a Genova lo scorso ottobre per denunciare liste di attesa che potevano arrivare fino a 5 anni per circa 1.200 bambini disabili. La protesta, organizzata da Marco Macrì, papà di un bambino con disabilità, era stata seguita da Primocanale. Macrì aveva dichiarato: "Siamo qui perché i nostri figli non sono numeri e le attese per le terapie di logopedia e fisioterapia sono troppo lunghe, i bambini sono fermi con le quattro frecce, ora vogliamo una risposta certa dalla Regione e dalla Asl".
In questi mesi però qualcosa è cambiato: "Da allora abbiamo assunto 13 psicomotricisti, prima ce ne erano solo tre in tutta la neuropsichiatria infantile, abbiamo sei nuovi psicologi a tempo determinato, sei educatori a tempo indeterminato e 2 logopedisti", dichiara a Tiziana&Cirone Lucio Ghio, psichiatra e direttore del dipartimento di salute mentale e dipendenze della Asl genovese.
La manifestazione ha "smosso le acque" della sanità genovese, spiega Ghio, che annuncia la delibera di un nuovo concorso per logopedisti: "24 specialisti, è davvero una svolta epocale perchè vuol dire che anche asl 3 diventa erogatore di interventi di tipo riabilitativo. Poco prima di Natale c'è stato anche il concorso per dirigenti di neuropsichiatria infantile, sette posti che sono in assunzione in questo momento, e ne assumeremo dalla stessa graduatoria altri quattro".
"Questa storia è stata importante perchè ha catalizzato professionisti e genitori per sensibilizzare una situazione di stallo - ha detto Alberto Ferrando, il presidente dell'associazione pediatri extraospedalieri della Liguria -. A noi pediatri arrivavano queste segnalazioni ma non potevamo farci quasi niente. L'iniziativa di Macrì e degli altri genitori è stata importantissima ma dobbiamo starci ancora dietro, ma si è mosso qualcosa che anni fa non avrebbe portato a niente".