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Sanità

Da venerdì 22 novembre alle 21 on demand e in tv il documentario del regista Edoardo Rossi
3 minuti e 52 secondi di lettura
di Tiziana Oberti
 
 
La pandemia da Covid-19 ha segnato la storia recente del mondo. Quasi cinque anni fa le nostre vite furono stravolte. Per non dimenticare quello che è accaduto e come la Liguria ha vissuto quei mesi, Primocanale Production, con la regia di Edoardo Rossi, ha prodotto il documentario 'Breathe - Fino all'ultimo respiro' realizzato con interviste esclusive e il materiale del nostro archivio storico che sarà visibile a partire dalle 21 di venerdì 22 novembre on demand su primocanale.it e sul canale 10 del digitale terrestre. 

Salto indietro nel tempo

Il documentario cerca di raccontare, da diversi punti di vista, quei mesi in cui tutte le nostre certezze furono intaccate da un giorno all'altro. Con 'Breathe - Fino all'ultimo respiro' si fa un salto indietro nel tempo che molti vogliono dimenticare e di cui non si parla più molto.

Si parte da gennaio 2020 con le notizie che arrivavano dalla Cina, per passare ai casi di Covid in Liguria: una turista di Codogno in vacanza ad Alassio e il primo ligure un musicista della provincia della Spezia. La ricerca in tutto il mondo di mascherine e dpi (dispositivi di protezione individuale), giorni e notti che non si distinguevano in reparti trasformati in poche ore con il conteggio delle bombole d'ossigeno e dei letti in terapia intensiva, la chiusura delle scuole, le attività chiuse per arrivare alla campagna vaccinale.
 

Le immagini dell'archivio storico di Primocanale

Con le immagini dell'archivio storico di Primocanale ci troveremo di nuovo immersi nelle strade deserte e vuote, tra le file al supermercato sempre con le mascherine. Il fil rouge è tenuto dalle parole del professor Matteo Bassetti, direttore del dipartimento di malattie infettive Liguria, e diventato volto nazionale proprio durante la pandemia.

Da una parte i ricordi, i racconti di medici e infermieri che hanno rivelato le emozioni, le paure e anche le difficoltà che affrontavano ogni giorno in ospedale. Dall'altro le parole di chi aveva un ruolo istituzionale e si è trovato a dover decidere in una situazione di totale incertezza.

Attraverso le parole di medici e infermieri, registrate proprio in quei luoghi allora off limits per la stampa durante quei mesi, si rivivono le emozioni della prima linea e di chi combatteva ogni giorno contro un virus misterioso senza sapere quando sarebbe finita la battaglia. Si torna in quelle stanze di ospedale che erano impossibili da raggiungere, tra le persone che lottavano tra la vita e la morte, in cui tanti sono stati salvati ma molti sono morti senza i propri cari accanto.

I diversi volti della paura

Per medici e infermieri, allora definiti eroi, la paura aveva diversi volti: quella di ammalarsi; di contagiare i propri familiari; di non riuscire a fare il proprio lavoro. A distanza di quasi cinque anni le parole sono ancora difficili da trovare, e la commozione è ancora presenta nella voce dei protagonisti.

Giorni, settimane e mesi non facili neanche per noi giornalisti di Primocanale che hanno cercato di raccontare quello che accadeva quotidianamente, imparando nuovi termini e nuove situazioni, con la paura che il contagio potesse essere anche nei microfoni o nelle telecamere nelle zone vicino ai pronto soccorso dove eravamo autorizzati a stare.

Tutto cambiò nel 2020

Il documentario, della lunghezza di 60 minuti, riporta a quei primi mesi del 2020 quando tutto cambiò offrendo l'emozione di chi in quelle settimane ha avuto ruoli di responsabilità. E offre un caleidoscopio di emozioni complesse: dalla rabbia alla paura, fino alla disperazione, ma anche alla speranza.

Rivedremo quelle immagini della nostra realtà che allora sembravano prese da film mentre chiusi in casa il mondo cercava certezze tra lockdown, bollettini di morti e tamponi e vite stravolte.

La crisi pandemica ha prodotto enormi conseguenze economiche, sociali e sanitarie e il cammino per uscirne è ancora, per diversi aspetti, lungo.

Dedicato alle vittime del Covid e a tutti i sanitari

Il documentario è dedicato alle vittime del Covid, alle loro famiglie e a tutti i sanitari che hanno lottato con umanità, unità e abnegazione. Un modo per ricordare e sottolineare quell'unità che abbiamo potuto vivere in quei primi mesi del 2020.

I protagonisti

Tra i protagonisti Matteo Bassetti direttore DIAR malattie infettive Liguria, Giorgio Zembo il primo malato ligure di Covid, Luigi Carlo Bottaro Direttore generale Asl 3, Enrico Castanini direttore generale Liguria Digitale, Nicolo' Patroniti responsabile terapia intensiva Covid M6 Policlinico San Martino, Stefano Calizzano infermiere di pronto soccorso, Caterina Tassone coordinatore infermieristico reparti Covid nel 2020, Giovanni Toti allora presidente della Liguria, Angelo Gratarola allora direttore del DIAR emergenza urgenza Liguria, Marco Bucci allora sindaco di Genova, Ilaria Cavo allora assessore regionale alla scuola, Maurizio Caviglia segretario generale Camera Commercio Genova e Giuseppe Conte allora presidente del Consiglio.

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