Vai all'articolo sul sito completo

Sanità

Meno casi rispetto al 2024 ma a differenza del passato tutte le tipologie influenzali sono diffuse: suina, australiana, tipo B
1 minuto e 52 secondi di lettura
di Eva Perasso



"Se è vero che questa è la settimana del picco influenzale, è possibile che il picco si allarghi alla settimana successiva e anche a quella dopo": così a Primocanale il professor Andrea Orsi, docente di igiene di Unige, commenta gli ultimi dati relativi all'influenza in Liguria.

Il 20% dei virus è influenza

E' molto sostenuta la circolazione dei virus influenzali, cresciuta in particolare nel corso delle ultime due settimane. Secondo le stime del dipartimento di igiene dell'università di Genova, i virus influenzali sono diventati virus prevalenti rispetto ad altre forme virali: tra i positivi al tampone infatti il 20 per cento è risultato positivo all'influenza. Ovvero su 500 tamponi un centinaio riguardano virus influenzali.

Meno casi rispetto al 2024, ma più diffusione di tutti i tipi di influenza

E se da un lato i numeri confermano che i casi di influenza sono minori rispetto agli stessi giorni dello scorso anno, la novità rispetto al 2024 è che la circolazione è sostenuta da tutti i tipi di influenza senza che ve ne sia uno molto più diffuso degli altri. Crescono dunque sia l'influenza H1N1, che un tempo chiamavamo suina e che resta sempre la prevalente, sia l'influenza H3N2, nota anche come australiana, ma anche l'influenza di tipo B. Tutte le fasce di età sono colpite, in particolare i più giovani tra gli 0 e i 4 anni e gli over 65.

Orsi: "Non è buona notizia"

"Solitamente si afferma una forma rispetto ad altre, ma quest'anno la caratteristica è osservare una circolazione ampia di tutti e tre i tipi di influenza, è proprio una peculiarità di questa stagione. Questo non è una buona notizia perché potrebbe significare che il picco duri per qualche giorno o settimana in più", spiega a Primocanale il professor Andrea Orsi, docente di igiene di Unige.

Il detonatore del ritorno a scuola

Che spiega: "Le vacanze natalizie da un lato funzionano come deterrenti dei numeri - si è registrato un leggero calo nelle vacanze perché i medici hanno anche segnalato meno i casi - ma dall'altro il ritorno al lavoro e a scuola funziona da detonatore, è dunque possibile che i casi aumentino in queste settimane".

Iscriviti al canale di Primocanale su WhatsApp e al canale di Primocanale su Facebook e resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria

 

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 08 Gennaio 2025

Il medico risponde: influenza e altri virus nei bambini, i più diffusi di inizio anno

https://www.youtube.com/embed/1rUuYqTpuDk?si=fcHjVMIIWODeFNzH
Martedì 07 Gennaio 2025

Influenza e carenza di personale, caos pronto soccorso con lunghe code

Tempesta perfetta con la cronica mancanza di personale