Il 15 marzo è la quattordicesima giornata del “Fiocchetto Lilla”, dedicata ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, caratterizzati da "un disfunzionale comportamento alimentare, un'eccessiva preoccupazione per il peso con alterata percezione dell’immagine corporea". Anoressia, bulimia, binge eating, ortoressia e vigoressia sono solo alcuni tra loro: i casi sono in aumento a livello globale e anche la Liguria si è attivata per aggiornare i percorsi di cura e incrementare i servizi per i pazienti affetti da questi disturbi.
A livello regionale - questi i dati di Regione Liguria - sono circa 1800 i pazienti affetti da disturbi alimentari che hanno un certificato di esenzione, con codice 005 “Anoressia nervosa o bulimia”.
Tutti i numeri 'sommersi'
"Ma sono molti di più - commenta a Primocanale Stefano Tavilla, vice presidente della Fondazione Fiocchetto Lilla - sono dati parziali perché non considerano chi si rivolge esclusivamente al privato, chi ha interrotto un rapporto di cura e chi sta vivendo la malattia in autogestione. Sono dati enormi, anche per la Liguria: siamo una regione molto anziana e avere questi numeri su di una esigua popolazione giovanile vuol dire avere un alto tasso sui giovani. Non è una buona notizia per il nostro futuro".
Lo stigma dei disturbi alimentari
"A Pietra Ligure è presente il centro di riferimento regionale, ma stiamo lavorando per implementare tutte le attività e i percorsi di presa in carico. Quelle legate ai disturbi alimentari sono patologie a cui dobbiamo mostrare sempre più attenzione. C’è infatti ancora un grave problema di ‘stigma’ associato ai disturbi alimentari ed è necessario impegnarsi per combatterlo attraverso progetti e iniziative di formazione e informazione rivolte alla cittadinanza, creando ambienti di vita sani in favore dei giovani degli adolescenti”, dichiara in una nota l'assessore alla Sanità regionale Massimo Nicolò.
Nella giornata dei disturbi alimentari, il 15 marzo, il Comune di Genova con Aster illuminerà del colore lilla la fontana di Piazza De Ferrari.
L'Italia ferma a livello centrale
La fotografia scattata da chi ha vissuto in prima persona il dramma della malattia e che da anni lavora per aiutare le altre famiglie resta però a tinte cupe: "Se fino a poco tempo fa venivano considerate malattie nascoste, oggi bisogna usare altri termini. Perché conosciamo tutti i loro aspetti, anoressia, bulimia, binge eating e tutte le varie derivazioni, conosciamo anche la cura per avere un successo su queste malattie che è multidisciplinare, che deve avere una presa in carico celere, un primo riconoscimento veloce. Ma di fronte a tute queste cose di cui ormai conosciamo tutto, inclusi numeri che parlano di oltre 3 milioni e mezzo di persone in
Italia e oltre 4mila vittime all'anno, è come se oggi queste malattie non venissero viste. In Italia c'è una legge dal 2022 che sancisce l'autonomia nei LEA di queste malattie per avere un percorso proprio con fondi strutturali ebbene questa legge da te anni manca di un decreto attuativo", commenta ancora a Primocanale Stefano Tavilla.
La risposta di Regione Liguria
“La Direzione Sociosanitaria – spiega Filippo Ansaldi Direttore Generale di Alisa – ha lavorato per la definizione del nuovo ‘Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale’ dei ‘Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione’. Il documento sta per essere approvato proprio in questi giorni: elaborato dal gruppo tecnico regionale e coordinato da Alisa, definisce tra l’altro le attività della rete regionale dei servizi territoriali ed ospedalieri. Si tratta di un documento basato su trattamenti Evidence-Based ha consentito di effettuare una ricognizione del fabbisogno in termini di ambulatorialità, residenzialità e semi residenzialità ospedaliera ed extra ospedaliera in tutta la Liguria”.
L'organizzazione ligure
Il ricovero ospedaliero riabilitativo è garantito dal CDA, Centro per i disturbi dell’alimentazione presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. In tutte le ASL è presente un ambulatorio specialistico per la presa in carico dei pazienti con disturbi alimentari, i Day hospital riabilitativi sono attualmente presenti in ASL2, ASL4, ASL5 e presso il San Martino. La presa in carico ospedaliera dei pazienti con disturbi della nutrizione e dell'alimentazione in età evolutiva è di competenza dell’Istituto Giannina Gaslini, che offre trattamenti in regime ambulatoriale o in regime di ricovero in emergenza e riabilitativo.
In ASL2 sono stati identificati e in fase di attivazione 4 posti letto gestiti dalla stessa equipe del CDA congiuntamente a quella del Servizio psichiatrico di cura e riabilitazione dedicati ai pazienti che necessitano di un livello di cura più intensivo rispetto al CDA ma che non presentano condizioni cliniche che richiedano un ricovero in reparto per acuti.
In Regione Liguria è inoltre presente una struttura residenziale extra ospedaliera con sede in ASL3 accreditata e contrattualizzata con il Servizio sanitario regionale dedicata alla presa in carico dei pazienti con disturbi dell’alimentazione che si caratterizza per una intensità assistenziale riabilitativa medio lieve.
Nasce la "FattoLilla"
La Fondazione Fiocchetto Lilla, che da anni promuove iniziative per sostenere chi combatte i disturbi alimentari, in occasione della giornata del 15 marzo lancia il Progetto FattoLilla, un’iniziativa unica nel suo genere dedicata al
supporto e al reinserimento sociale delle persone affette da Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA). Un luogo fisico, sui colli tortonesi, che aiuta le persone nel percorso del post malattia e nel ritrovare l'autonomia e che viene presentato a san Sebastiano Curone proprio il 15 marzo.
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